Claudia Zalla e la trasformazione del quotidiano
Paesaggi interni prendono vita nella luce di appartamenti sconosciuti. Composizioni precise e delicate si fanno strada nella noia di giornate monotone.
Piccole cose rendono interessanti momenti morti, dettagli apparentemente marginali si fanno avanti e si distinguono. Ricordo con che fermento, durante il primo lockdown, aspettavo le immagini quotidiane di Claudia Zalla, fotografa italiana.
Still life semplici che raccontavano il passare delle ore, prendendo sembianze inaspettate nella noia di quelle giornate monotone. Scatti puliti creati da una composizione minuziosa. Fiori composti da cavi e righelli.
La sua passione per la fotografia comincia molto presto. Claudia ricorda ancora quando cercava di sottrarre dalle mani del padre la vecchia Kodak con la custodia di pelle marrone.
Claudia ora, nelle sue fotografie, racconta di paesaggi interni, perfettamente nitidi, illuminati dal sole pomeridiano. L’unica luce che di questi tempi, entrando dalla finestra, non ti fa sentire in gabbia. Il quotidiano di bicchieri pieni e borse appena appoggiate, avvolti da linee eleganti e colori tenui.
Tramite i suoi occhi, senti la grazia dei suoi soggetti, e quasi ti sembra di poterli spostare.