Collezione Permanente SaloneSatellite: il design del Terzo Millennio
Si trova presso il Polo Formativo del Legno Artwood Academy in Brianza e testimonia la continua attenzione del Salone ai giovani talenti. Marva Griffin, Giovanni Anzani e Luigi Mettica raccontano la Collezione Permanente del SaloneSatellite
Nella sua storia in continua evoluzione e attenzione alla contemporaneità, il Salone del Mobile non ha trascurato un occhio di riguardo per le nuove generazioni di progettisti. Infatti, tra due anni festeggerà la venticinquesima edizione il SaloneSatellite, il visionario hub all’interno del Salone del Mobile dedicato ai designer under 35 fortemente voluto e creato nel 1998 da Marva Griffin - all’ultima edizione 2022 erano presenti circa 600 giovani progettisti da 48 Paesi - e che ha prodotto, negli anni, l’omonima Collezione Permanente con sede presso l’Artwood Academy - Polo Formativo del Legno Arredo Fondazione ITS Rosario Messina di Lentate sul Seveso, in Brianza.
Testimonia questa apertura ai nuovi talenti anche l’inaugurazione, nel 2018, dell’Artwood Academy in uno dei più fiorenti distretti industriali del design d’arredamento, con il contributo della Regione, della Fondazione Velux e della Fondazione Cariplo.
“Si tratta di un progetto unico in Italia partito nel 2013”, racconta Luigi Mettica, direttore della Filiera Formativa Legno Arredo di Aslam, ente accreditato di formazione professionalizzante presso la Regione Lombardia e partner, insieme alla Fondazione ITS Rosario Messina, di Artwood Academy. “Un iter con corsi per ragazzi dai 14 ai 21 anni che ha l’obiettivo di formare dagli ebanisti agli export manager nelle tecnologie più avanzate”.
Aggiunge Giovanni Anzani, CEO di Poliform e presidente della Fondazione: “Non possiamo perdere le mani intelligenti. I nostri genitori ci hanno lasciato una grande eredità: il saper fare e l’entusiasmo. Occorre che i giovani e il nostro Paese recuperino il piacere e l’orgoglio di questo "saper fare made in Italy", tra tecnologia 4.0 e artigianalità”.
La destinazione naturale della Collezione Permanente SaloneSatellite non poteva quindi che essere una delle aree della scuola, 2.900 metri quadrati di laboratori, aule e uffici, dove è stata posizionata da novembre 2018: circa 330 progetti presentati al SaloneSatellite entrati poi con successo nel catalogo delle maggiori aziende italiane e internazionali e diventati in alcuni casi icone del design contemporaneo.
“Sono sempre stata curiosa di tutto quanto di nuovo si muovesse nel mondo del design”, ricorda Marva Griffin, “fin dai tempi in cui lavoravo come trend setter per la stampa internazionale. Risalgono ad allora i primi contatti con i giovani progettisti. Andavo all’ex Macello di viale Molise a Milano quando ancora era un luogo degradato in cui i giovani designer si creavano i propri studi “low cost”. Sentivo forte l’esigenza di mettere in contatto i nuovi talenti con le aziende. Ed è nato il SaloneSatellite. Poi succedeva che i giovani progettisti, che facevano già grandi sforzi per spedire a Milano i loro prototipi, me li regalavano anche per non affrontare le spese di spedizione del ritorno. In breve, mi sono ritrovata con tantissimi pezzi, testimonianza della creatività giovane e internazionale, e l’idea di una Collezione Permanente è diventata davvero un bisogno urgente!”.
Il primo passo verso la nascita della Collezione Permanente avviene nel 2017 in occasione dei 20 anni del SaloneSatellite, dove, alla Fabbrica del Vapore, a Milano, si tiene la mostra antologica SaloneSatellite. 20 anni di nuova creatività, a cura di Beppe Finessi e con l’allestimento dell’architetto Ricardo Bello Dias: circa 500 progetti selezionati tra quelli degli 11mila giovani passati nelle venti edizioni del SaloneSatellite, con l’aggiunta di pezzi disegnati su commissione da designer internazionali ormai affermati dopo la partecipazione al SaloneSatellite. Di questi prototipi, alcuni sono diventati prodotti di successo, altri icone di questa nuova stagione del design, altri hanno ricevuto prestigiosi premi e riconoscimenti, altri ancora sono entrati nei musei di design più importanti al mondo. Qualche nome? Takeshi Sawada, Davide Groppi, Mikko Lakkonen, Xavier Lust, Carlo Contin, Stefan Diez, Cristina Celestino. Dietro tutto questo, sempre Marva Griffin.
Attualmente, la Collezione Permanente del SaloneSatellite conta circa 330 pezzi donati da aziende e designer in 23 anni del Salone Satellite, tutti oggetti e arredi nati come prototipi e poi entrati in produzione. È previsto il rinnovo dell’allestimento con la rotazione tra i pezzi archiviati e i nuovi che si aggiungono ciclicamente: la collezione diventa così un esempio reale e vivente di come avviene il passaggio dall’idea, alla realizzazione, al successo presso imprenditori e pubblico. Solo così, attraverso i giovani e la memoria di “quelli che ce l’hanno fatta”, trova nuova linfa il linguaggio progettuale contemporaneo che permette di guardare il cambiamento della società e del design.