In ricordo di David Lynch
Il regista americano ci ha lasciato all’età di 78 anni. Il Salone del Mobile.Milano ha avuto l'onore di collaborare con lui durante la 62a edizione, ospitando l’installazione immersiva “A Thinking Room”. Uno straordinario viaggio nelle profondità della mente e delle sensazioni. La sua visione continuerà a essere fonte di ispirazione.
David Lynch è scomparso all'età di 78 anni. Il celebre regista americano soffriva di un grave enfisema, la cui diagnosi era stata annunciata la scorsa estate dalla sua residenza di Senalda Road, a Los Angeles, che negli ultimi giorni aveva dovuto evacuare a causa dei devastanti incendi che hanno colpito la città californiana. Classe 1946, nato a Missoula, Montana, Lynch è stato regista, sceneggiatore, produttore, musicista, artista visivo, ma anche appassionato designer: con il suo linguaggio unico, visionario, senza eguali, ha influenzato generazioni di registi e creativi.
Autore di capolavori come Strade Perdute, Blue Velvet, Mulholland Drive, Twin Peaks, che hanno segnato la storia del cinema contemporaneo, David Lynch è stato tra i protagonisti dell’ultima edizione del Salone del Mobile.Milano con un progetto che ha unito il linguaggio scenografico del cinema e del teatro. Il regista dell’inconscio ha firmato una delle sue ultime opere: l’installazione “Interiors by David Lynch. A Thinking Room”, due stanze gemelle allestite, con la curatela di Antonio Monda, all’interno dei padiglioni 5 e 7.
Due identiche e speculari “stanze del pensiero” immaginate come porte simboliche, caratterizzate da due sipari circolari di velluto rosso, da attraversare per immergersi nella Manifestazione, che al loro interno hanno ospitano una grande poltrona centrale in legno dotata di strumenti per scrivere, disegnare e dipingere.
Una volta entrati, i visitatori sono stati accolti dal "buio assoluto, impossibile, assurdo" tanto caro al regista. Ad attenderli uno schermo dove, in loop, è stata proiettata una conversazione zoom tra autore e curatore. Il progetto ha visto la collaborazione del Piccolo Teatro di Milano, che ha realizzato materialmente gli affascinanti immaginari e i pensieri artistici del regista.
Nelle parole di David Lynch: “Anche solo pensare di poter immaginare una stanza per pensare è piacevole. Una stanza che aiuti a farlo accadere. Il pensiero, intendo.” La scomparsa del regista lascia un vuoto profondo e difficile da colmare, tanto per la sua unicità quanto per il talento senza pari. Saranno il suo pensiero, la sua visione geniale, il suo linguaggio e la sua libertà espressiva a continuare a ispirare e stimolare la creatività.