Gam Fratesi
Una progettazione semplice e personale, funzionale e poetica. Da Copenhagen, lo studio di Stine Gam e Enrico Fratesi pensa al tempo presente
Lo studio GamFratesi, con base a Copenhagen, è stato fondato nel 2006 dall’architetto danese Stine Gam e dall’architetto italiano Enrico Fratesi.
In veritá non è cambiato molto se si considera il metodo di lavoro e la passione nello svolgerlo.
Lo studio collabora con numerose importanti aziende internazionali e affronta progetti forse anche molto complessi rispetto a qualche anno fa, ma non per questo abbiamo deciso di aumentare le dimensioni dello studio, ma restiamo fermamente convinti nel costruire una realtà intima, fatta di pochi collaboratori con Stine ed Enrico che seguono personalmente ogni progetto. Sicuramente i contrasti culturali fanno parte di un processo che non si ferma mai, ma che si evolve. Rivisitare tipologie è molto interessante, le persone cambiano modo di vivere e le tipologie vanno “aggiornate” pensando alla società contemporanea.
Diciamo che al momento abbiamo il privilegio di ricevere tanti inviti interessanti.
Per una collaborazione è importante che ci sia intesa, e noi ci auguriamo sempre che non sia legata solo a un prodotto ma a uno scambio duraturo nel tempo.
È difficile, ma gli oggetti idealmente dovrebbero essere in equilibrio con noi e il nostro spazio, per questo non necessariamente esiste una risposta univoca a cosa “chiediamo alle cose”. Personalmente preferiamo il design che si colloca tra semplicità e personalità, funzionale ma senza perdere di poesia.
Partiamo dall´umano e non dall´oggetto, analizziamo comportamenti per quanto semplici possano essere, per aiutare a creare spazi intimi come micro architetture. Non è semplice ma ci proviamo…
Forse dalla parte del racconto. Negli allestimenti si chiede al racconto di essere in prima linea. A differenza di un prodotto che deve resistere per tanti anni, non solo all´usura, ma anche al cambio di stili di vita, con un allestimento - che può durare anche solo qualche giorno - possiamo peró regalare un’esperienza intensa, pur se molto breve, che può arricchire il visitatore nel limitato corso della visita e accompagnarlo a lungo.