I 10 progetti di architettura più attesi del 2024

salonemilano, architettura

Kéré Architecture, Assemblea nazionale del Benin, Porto-Novo, Benin © Kéré Architecture 

Da Kengo Kuma a Herzog & de Meuron, da MVRDV a Francis Kéré: una selezione dei capolavori dell’architettura che verranno inaugurati quest’anno

Spazi per l’educazione e per la comunità, progetti capaci di relazionarsi col paesaggio rurale o di trasformare interi pezzi di città. Abbiamo selezionato 10 tra i progetti di architettura più attesi per il 2024: progetti firmati dai protagonisti del panorama globale che andranno ad arricchire città e metropoli di tutto il mondo.

Sou Fujimoto Architects, architettura, salonemilano

Sou Fujimoto Architects, Università Hida Takayama, Giappone © Sou Fujimoto Architects

Sou Fujimoto Architects, Università Hida Takayama, Giappone 

Il primo di 12 centri per l’apprendimento regionali distribuiti in tutti il Giappone. Progettata da Sou Fujimoto Architects l’Università Hida Takayama si trova in un’area rurale, con l’obbiettivo di rivitalizzare il territorio e mettersi a supporto della sua comunità. Il progetto sarà caratterizzato da una copertura calpestabile dalla forma organica, ispirata dal paesaggio circostante. “Circondata da splendide montagne, la città di Hida è una dei grandi centri di apprendimento e scambio: un luogo in cui le persone si riuniscono e parlano. L’università si aprirà al territorio e alla sua popolazione. Abbiamo voluto sperimentare questo concetto di apertura anche nella sua architettura,” ha dichiarato Sou Fujimoto. 

Dominique Perrault, salonemilano, architettura

Dominique Perrault, Athletes’ Village, Parigi, Francia  © Paris 2024 / Solideo-Illumens-Dominique Perrault / Ingérop/Une Fabrique de la Ville / VITEC / Agence TER /UrbanEco / Jean-Paul Lamoureux

Dominique Perrault, Athletes’ Village, Parigi, Francia 

Il 2024 per Parigi sarà l’anno dei Giochi Olimpici e Paralimpici. Per la manifestazione non saranno costruite nuove strutture sportive e non sono previste opere faraoniche (spesso risultati inutili e dispendiose). Il più grande progetto sarà quello del villaggio olimpico e paralimpico, il cui masterplan è stato concepito dall’architetto francese Dominique Perrault. Il villaggio, che si estende per circa 120 mila metri quadri, sorgerà nel quartiere Seine-Saint-Denis, una zona molto povera e multietnica nel nord della città. Il villaggio sarà trasformato in abitazioni per circa 6.000 persone, tra cui una quantità significativa di edilizia sociale, e in uffici per 6.000 lavoratori. 

cobe, danimarca, salonemilano, architettura

Cobe, Paper Island, Copenhagen, Danimarca  © Cobe / Luxigon

Cobe, Paper Island, Copenaghen, Danimarca 

L’isola di Christiansholm, conosciuta anche come “l’isola della carta” è un ex distretto industriale che verrà riconvertito in un nuovo quartiere abitativo. È stato riprogettato dallo studio Cobe, proclamato vincitore di un concorso internazionale. Il progetto prevede alloggi, spazi commerciali e diverse “funzioni pubbliche informali”, come spazi per eventi, gallerie e piscine. Il tutto circondato da una passeggiata pubblica attorno all’isola. "La nostra visione per il futuro dell'isola è quella di creare un luogo che celebri la cultura della città e lo stile di vita di Copenaghen. Per noi era importante che Christiansholm fosse al tempo stesso attrattiva per turisti e visitatori e accogliente per i residenti,” ha dichiarato Dan Stubbergaard, proprietario e direttore creativo di COBE. 

Leggi anche: I progetti vincitori dei più importanti premi di architettura nel 2023

herzog e de meuron, salonemilano, architettura

Herzog & de Meuron, Kinderspital, Zurigo, Svizzera  © Herzog & de Meuron / Bloomimages

Herzog & de Meuron, Kinderspital, Zurigo, Svizzera 

Un altro concorso internazionale, vinto questa volta da uno degli studi svizzeri più prestigiosi degli ultimi anni. Il progetto di espansione per l'ospedale pediatrico prevede due edifici complementari, contrastanti per tipologia, funzioni e disegno urbano, ma comunque geometricamente correlati. L'edificio maggiore servirà per il trattamento e la cura di bambini e adolescenti, mentre il centro di insegnamento e ricerca è destinato al lavoro scientifico e al racconto pubblico della struttura. 

kengo kuma, salonemilano, architettura

Kengo Kuma and Associates, Cattedrale di Saint Maurice, Angers, Francia  © Kengo Kuma and Associates / l’autreimage

Kengo Kuma and Associates, Cattedrale di Saint Maurice, Angers, Francia 

La cattedrale gotica di Saint Maurice ad Angers è caratterizzata dalla stratificazione di segni e interventi: lo stile gotico angioino, sviluppato in periodi diversi dal XII al XVII secolo, si sovrappone a una precedente cattedrale romanica. Un nuovo layer contemporaneo, progettato dallo studio giapponese Kengo Kuma and Associates (KKAA) andrà a creare una nuova galleria d’ingresso sul versante occidentale dell’edificio, dove nel 2009 è stata scoperta una serie di sculture policrome. 

studio gang, salonemilano, architettura

Studio Gang, Hotel Populus, Denver, Stati Uniti © Studio Gang

Studio Gang, Hotel Populus, Denver, Stati Uniti 

L’aspetto più interessante del progetto Populus, disegnato da Studio Gang, è la sua impronta ecologica. Il progetto, che sarà inaugurato quest’anno a Denver, promette di essere il primo hotel a emissioni zero degli Stati Uniti. Questo obiettivo verrà raggiunto utilizzando miscele di calcestruzzo a basso contenuto di carbonio, materiali riciclati e riciclabili, massimizzando l'efficienza strutturale, utilizzando meno materiali per le finiture, riducendo al minimo gli scarti… Verranno inoltre piantati e coltivati alberi per creare un bosco di oltre 20 mila metri quadri. 

MVRDV, salonemilano, architettura

MVRDV, progetto Sun Rock, Taichung, Taiwan  © MVRDV

MVRDV, progetto Sun Rock, Taichung, Taiwan 

Il progetto dello studio olandese MVRDV, sarà “uno strumento per la produzione di energia”, che vuole raccontare le ambizioni di Taiwan verso una transizione all’energia verde. La morfologia del progetto e la sua estetica derivano interamente da una modellazione parametrica: la forma è espressione del modo più efficiente di generare energia solare. L’edificio comprenderà uffici, laboratori per la manutenzione dell’edificio stesso, spazi di stoccaggio e una galleria pubblica. MVRDV definisce il progetto come un “manifesto costruito”, che indaga un “futuro senza combustibili fossili”. 

Snøhetta, salonemilano, architettura

Snøhetta, Biblioteca “Forest of Knowledge”, Pechino  © Snøhetta / Plomp

Snøhetta, Biblioteca “Forest of Knowledge”, Pechino 

Un luogo di condivisione e scambio di conoscenze, che celebra la ricchezza culturale della Cina e della sua capitale. L’edificio di Snøhetta si farà notare per la facciata completamente vetrata e autoportante alta 16 metri. Questo elemento architettonico permetterà interazioni libere tra l’esterno e l’interno dell’edificio, invitando i passanti e entrare nello spazio fluido, concepito come un paesaggio artificiale. Il disegno delle “curve di livello” va a definire gli spazi dedicati alla lettura, la circolazione, l’incontro o la sosta informale. 

Kéré Architecture, salonemilano, architettura

Kéré Architecture, Assemblea nazionale del Benin, Porto-Novo, Benin 
© Kéré Architecture 

Kéré Architecture, Assemblea nazionale del Benin, Porto-Novo, Benin 

Il progetto dello studio berlinese Kéré Architecture per la nuova Assemblea nazionale del Benin si ispira all’albero di Palaver, sotto la cui ombra molte popolazioni africane sono solite incontrarsi per prendere decisioni consensuali nell'interesse di una comunità. Reinterpretando queste idee, Diébédo Francis Kéré e i suoi collaboratori hanno progettato un edificio circondato da uno spazio porticato e al cui cuore troveremo la sala dell’assemblea. Elemento notevole dell’edificio sarà il soffitto dinamico con travi strutturali a vista che evocano i rami degli alberi.   

kengo kuma, salonemilano, architettura

Kengo Kuma and Associates, Welcome, Milano, Italia © Kengo Kuma and Associates

Kengo Kuma and Associates, Welcome, Milano, Italia 

Manca poco anche al completamento del progetto “Welcome, feeling at work”, progettato da Kengo Kuma and Associates e che andrà ad arricchire Milano di gioielli architettonici. Il progetto si incastra perfettamente nella narrativa di una città che ha fatto della transizione ambientale il proprio obiettivo principale per i prossimi anni. Yuki Ikeguchi, partner di Kengo Kuma and Associates e capoprogetto di Welcome, afferma infatti “La sostenibilità è il tema principale del nostro futuro e una responsabilità sociale per qualsiasi settore e società. Welcome offrirà un modello di ambiente di lavoro che promuove l'innovazione aziendale a favore della sostenibilità.” Il progetto è accessibile, permeabile e trasparente, concepito come un grande giardino pensile che cambia insieme alle stagioni. “Abbiamo concepito Welcome come una grande piazza aperta, fatta di giardini pensili dove tutti potranno passeggiare, sostare e lavorare”, racconta Ikeguchi. 

18 gennaio 2024
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