Il Salone del Mobile visto attraverso la lente di Gianluca Vassallo
“Comunità Continua” è il titolo del progetto firmato dal regista e fotografo, che ha documentato la Manifestazione, i distretti e i luoghi iconici di Milano. Ecco i suoi scatti d’autore
In occasione dell’edizione 2024 di Salone del Mobile.Milano, il regista e fotografo Gianluca Vassallo ha documentato il più importante appuntamento internazionale per l’industria del design e dell’arredamento. “Comunità Continua”, questo il titolo del progetto, è un racconto autoriale che testimonia il passaggio umano che rende unico questo momento dell’anno.
Lo sguardo dell’artista si è posato sui distretti e luoghi iconici di Milano per poi spostarsi, dal 16 al 21 aprile, nel perimetro del Salone del Mobile.Milano, a Fiera Milano, Rho, con sei giornate di ritratti aperte a tutti. Il risultato è un racconto corale dove ad alternarsi sono protagonisti del progetto, designer, architetti e architette, giornalisti e giornaliste, imprenditori e imprenditrici, addetti e addette stampa. Non solo: il racconto coinvolge anche chi abita Milano tutto l’anno.
“Dopo Lost & Roll, ricerca fotografica commissionata dal Salone del Mobile.Milano in occasione dell’edizione 2023 della Manifestazione, prosegue la collaborazione con Gianluca Vassallo”, racconta Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano. "Un secondo atto dedicato alla grande comunità del sistema design che anima Milano durante l’evento Salone, 365 giorni l’anno. Il progetto 2024 ha coperto tutta la durata della Manifestazione. Una selezione di questa grande indagine sociologica accompagnerà il primo Annual Report del Salone del Mobile.Milano, in uscita il prossimo autunno. Il Report sarà il primo risultato tangibile del lavoro di ricerca affidato al Politecnico di Milano, con cui ‘Comunità Continua’ condivide un sottile filo rosso: il mondo del progetto”.
“Comunità Continua” è un vero e proprio documento storico che testimonia il valore, la portata e la rilevanza culturale del Salone del Mobile.Milano. Nelle parole di Gianluca Vassallo: “Le chiamano fotografie, quasi sempre, ma per me si tratta di processi relazionali di cui la fotografia è un bene documentale. A orientare tutto è una domanda di fondo. Cos’è una città? Una che si pone con semplicità ma la cui complessità ha interrogato le scienze umane e sociali, da Georg Simmel a Marshall McLuhan fino alla contemporaneità di Marc Augé, Derrick de Kerckhove e Zygmunt Bauman in una produzione di senso che ha avvolto le città di mito, vergogna, orgoglio, razionalità, ma in cui i corpi sociali, quelli che oggi amiamo chiamare comunità, hanno sempre mantenuto una centralità in termini di mutazione delle dinamiche di convivenza. Va da sé la relazione tra Milano e il Salone del Mobile ma il punto, per me, è se il Salone non sia in sé una città intercontinentale, una ‘comunità continua’ che si forma dentro un’altra per un tempo breve e attesissimo, moltiplicando la capacità di produrre processi, significati, cambiamento. Il progetto ‘Comunità Continua’ nasce così, con l’idea di un registro delle relazioni tra un corpo estraneo, il mio, e quello dei singoli abitanti della comunità del design di Milano, prima, per continuare poi con quello della “città intercontinentale” che si unisce a questa durante le giornate della fiera. Le chiamano fotografie, quasi sempre. E magari, non sono altro che questo. O forse prese sono quello che gli concediamo d’essere”.