Illuminazione, nel 2021 ricavi da record
La ripresa post pandemica premia le aziende della luce che registrano crescite impetuose nei ricavi spinte dalla maggiore attenzione da parte dei consumatori alla casa e dalla performance del mercato italiano
Nel 2021 le aziende della luce registrano crescite decise, toccando picchi storici di fatturato, spinte dalla tendenza generale, emersa durante la pandemia, di una maggiore attenzione da parte dei consumatori alla casa e quindi anche alla sua illuminazione.
Il gruppo Artemide ha registrato nei primi sei mesi dell’anno un incremento dei ricavi pari al 43,8% rispetto allo stesso periodo del 2020, con un aumento delle vendite sul mercato italiano del 63,3%. Numeri sostenuti anche dal confronto con i dati 2019: +10,6% la crescita complessiva (+17,2% per il mercato italiano). La Germania è il primo mercato per l’export e registra un +18,6% rispetto al 2019, la Svizzera +35,5% e i Paesi nordici +61,6%. Fuori dall’Europa, l’area Asia Pacific mette a referto un incremento pari al 36,6% rispetto al 2019.
L’andamento è stato caratterizzate da un forte sviluppo dell’e-commerce, che rappresenta il 18,8% delle vendite del gruppo, con volumi più che raddoppiati (+125%) rispetto al 2019 (+57% rispetto al 2020). Il canale contract (+45,6% rispetto al 2020) torna sui livelli del 2019: crescendo nei segmenti Uffici e Retail è riuscito ad assorbire la contrazione.
“Il mercato premia la competenza”, fanno sapere dall’azienda: lo sviluppo delle vendite è trainato da prodotti ad alto tasso di innovazione, come i sistemi nati in partnership con i grandi architetti, per esempio Alphabet of Light di BIG, e dai i prodotti iconici. Artemide continua a investire nella sua visione umanistica della scienza, nei prodotti con tecnologia Integralis, per esempio, che aggiungono il controllo microbico. O in Flexia, nata dall’incontro con l’approccio olistico di Mario Cucinella, con la sezione del pannello acustico che gestisce il riverbero assorbendo le onde sonore riflesse nell’ambiente.
Federico Palazzari, ceo di Nemo Lighting, conferma una crescita del 30%: “Stiamo andando bene. È una situazione generalizzata, con un incremento importante rispetto al 2020 e al 2019. La questione è valutare quanto questi aumenti, che rendono i numeri 2021 i migliori della storia di molte aziende, siano strutturali. Per farli diventare tali, ed essere sempre più bravi, c’è l’occasione di mettere in campo alcune riforme. Noi nel nostro piccolo stiamo cercando di farlo. Nella gestione e formazione delle risorse interne, per esempio. O nella volontà di deleghe sempre più spinte, dalla produzione alla parte commerciale. Senza contare che digitale e sostenibilità fanno già parte del lavoro. E che continueremo a investire in negozi fisici: apriamo adesso uno showroom a Shanghai”.
Del resto, “una lampada si esprime in relazione allo spazio circostante anche quando è spenta”, afferma Bernhard Osann, che per Nemo ha firmato quest’anno la lampada da parete Swan e la piantana Fox, entrambe dimmerabili, entrambe a Led. “Tutti i miei progetti sono dinamici, incorporo giocosamente movimento, flessibilità ed equilibrio su diversi livelli. Semplifico gli oggetti e riduco al minimo l’input materiale evidenziando quindi queste dinamiche”, ha raccontato il designer.
Una dichiarazione di essenzialità che ricorda l’impostazione di Anima, firmata da Davide Groppi insieme a Giorgio Rava: ispirata alle sculture sottili di Fausto Melotti, “è la necessità inevitabile di fare le cose con poco”.
Davide Groppi, azienda di lighting del gruppo Italian Design Brands (IDB), ha chiuso il 2020 con un fatturato di oltre 11 milioni di euro e nei primi nove mesi del 2021 ha registrato un incremento delle vendite del 55%: “Il mercato della luce sta andando molto bene”, afferma l’amministratore delegato Davide Groppi. “Nel 2020, nonostante la pandemia, abbiamo chiuso l’anno con numeri molto buoni e nel 2021 siamo ripartiti ancora meglio. C’è stata una forte crescita delle vendite, in Italia e all’estero. Ma anche se una grande fetta del nostro fatturato deriva dai mercati stranieri, è stata l’Italia a dare la risposta più concreta a questo periodo di crisi. Lo confermano anche i dati Federlegno: l’andamento migliore è stato registrato sul mercato nazionale con un +54% nel 2021 rispetto al primo semestre 2020. Siamo molto soddisfatti e speriamo di continuare su questa strada, mantenendo sempre intatta la nostra filosofia”.
Martinelli Luce
Marco Ghilarducci, amministratore delegato di Martinelli Luce, si unisce al coro dei risultati positivi: “Alla fine del terzo trimestre 2021, il fatturato di Martinelli Luce è a +55% rispetto allo stesso periodo del 2020 e dovremmo chiudere l’anno a circa 19 milioni di euro. I Paesi esteri che ci hanno permesso questa crescita sono Francia, Belgio, Paesi Bassi e più in generale il Nord Europa. In Italia, nonostante le difficoltà economiche, stiamo ottenendo degli ottimi risultati. L’andamento è quello di una forte crescita, legata in gran parte alle vendite online, ma abbiamo anche in cantiere diversi progetti contract sia in Europa che in altri Paesi. Tutto questo andamento positivo è sicuramente frutto del momento, legato alla riscoperta della dimensione casa per molte persone. Ma è anche il risultato di anni di forti investimenti a livello marketing e commerciale che abbiamo incrementato soprattutto in questi ultimi 10 anni. Sicuramente ci sarà un assestamento da parte del mercato dopo la fase pandemica, ma rimarrà la voglia dei clienti di arredare la casa e di usare prodotti di alto profilo, quindi confido di raggiungere un ottimo risultato anche per l’anno 2022”. A proposito di prospettive, la lampada Lady Galala, disegnata da Peluffo & Partners, unisce tre diffusori colorati assumendo diverse configurazioni: è un pezzo sicuramente versatile e accattivante.