Le 10 mostre imperdibili dell'autunno-inverno 2024

salonemilano, parasite 2.0

Parasite 2.0, Under construction, 2022 - Ph. Stefano Colombo

Una carrellata di appuntamenti da segnare in agenda. Dall’Italia alla Finlandia passando per il Regno Unito e l’Australia

Solo exhibition, eventi itineranti, festival: gli appuntamenti che fanno scuola e trovano nel carotaggio la via della conoscenza. Indagare la piccola scala, fatta di gallerie di nicchia, storie dimenticate, talenti da mappare è la scelta abbracciata da istituzioni e curatori ad ogni latitudine: prendere le distanze dall’hype per avvicinare la cultura a km zero. Una sfida al mainstream che trova nel passa parola, nell’affinità elettiva, nell’amore per il progetto la nuova forza della condivisione (anche digitale). Che siano luoghi pubblici o privati, entriamo in punta di piedi e godiamoci questo nuovo spettacolo autentico. Un po’ ovunque nel mondo, partendo dall’Italia, ecco le mostre da non perdere per l'autunno-inverno 2024

salonemilano, joe colombo

Joe Colombo, Poltrona Elda 1005, Comfort, 1963 - Ph. Ryan Hernandez

Bulleen Victoria (Australia), ‘Molto Bello: Icons of Modern Italian Design’

Il racconto di una storia straordinaria. Di come, attraverso il connubio tra la ricca tradizione artigianale italiana, l’innovazione tecnologica e il talento creativo, il design italiano sia sempre il più amato al mondo. Giocata sul binomio sperimentazione/invenzione, la mostra, presentata da WeBuild e sostenuta dalla Italian Australian Foundation e dalla John and Rose Downer Foundation, racconta il Made in Italy in 170 oggetti iconici: ci sono gli evergreen di Gio Ponti e Carlo Mollino, di Gae Aulenti e Joe Colombo, dei fratelli Castiglioni e di Ettore Sottsass, di Nanda Vigo e Gaetano Pesce. Un viaggio fuori dal tempo che ci ricorda che il design è sempre bello, quando è utile. 

Dove: Heide Museum of Modern Art
Quando: dal 26 Ottobre 2024 al 23 marzo 2025

salonemilano, formafantasma

                                                   Formafantasma, Botanica III, 2011

Gallarate (VA), ‘Hyperdesign. XXVII Premio Gallarate’

Riservata ai progetti e ai processi del design dopo gli anni zero, con la curatela di Chiara Alessi, la mostra indaga alcuni dei temi cruciali del nostro presente: sostenibilità e ambiente, sicurezza e lavoro, inclusività e relazione. I protagonisti di questo laboratorio aperto sono designer, collettivi, progetti etici e sociali: Acta Architects, Archeoplastica, Arduino, CHEAP, D-Air Lab, Fondazione Tetrabondi Onlus e Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi Roma Tre, Formafantasma, Giacomo Moor e Liveinslums, Internoitaliano, Isinnova, Odoardo Fioravanti, Parasite 2.0, Sex & the City, Studio Folder. (Ndr. Insieme a ‘Arte e design. Design è arte’ — un progetto di Philippe Daverio a cura di Emma Zanella, Vittoria Broggini e Alessandro Castiglioni , mette in scena un dialogo tridimensionale tra arte e design. L’allestimento di entrambi i percorsi è di Parasite 2.0).

Dove: Museo MA*GA
Quando: dal 13 ottobre 2024 al 2 marzo 2025 

salonemilano, arte sella,

                                                   Quayola Proserpina, #A_S4, 2024 - Ph. Giacomo Bianchi

Borgo Valsugana, ’Quayola Proserpina #A_S4’

Nell’area espositiva della Malga Costa, in scena la prima di quattro grandi sculture di marmo di Carrara concepite site-specific dall’artista italiano, che nel 2020 aveva presentato qui la video installazione Jardins d'Été, omaggio visivo alle pennellate di Claude Monet. Partendo dalla grande tradizione barocca e rinascimentale, Quayola si serve del codice di programmazione per sottoporre la materia a mutazioni algoritmiche, che si traducono in sculture. L’artista riflette sulla scultura robotica dove la tecnologia e le macchine non sono semplicemente uno strumento, ma diventano per lui un vero collaboratore: “Cerco di investigare i paradigmi del vecchio e del nuovo, del reale e dell’artificiale. Il mio lavoro spesso analizza come guardiamo i capolavori dell’arte ed esplora la tensione esistente tra l'esperienza diretta e il punto di vista mediato dalla tecnologia”.  

Dove: Arte Sella
Quando: dal 6 ottobre 

salonemilano,  arabpop

ArabPop, Issue 4, CASA, primavera 2023

Milano, ‘Houses : Homes

Nata da un progetto di Erica Petrillo, la XIV edizione festival milanese di arte contemporanea promosso da Video Sound Art, è un evento aperto e diffuso: per l’occasione, botteghe storiche, negozi e circoli ricreativi si trasformano in sedi espositive per opere video e installazioni di artisti italiani ed internazionali. Completa il palinsesto, un denso programma pubblico con tavole rotonde e performance. Tutto ruota attorno al tema della casa: dagli aspetti materiali come il diritto all’abitare e le conseguenze ambigue della gentrificazione — attuali più che mai nel quartiere che ospita il festival —, a questioni simboliche come il senso di appartenenza a una comunità o alla sua negazione. Le due facce della medaglia quindi, ‘houses, l’apparato architettonico e materiale della casa, e ‘homes’, quello simbolico e affettivo. 

Dove: Quartiere Lodi Corvetto, Milano
Quando: dal 24 al 27 ottobre  

salonemilano, yanning zeng

Yanning Zheng, Sun Flare

Milano, ‘In prise of shadows’

Chiarezza e oscurità, presenza e assenza, gioia e malinconia: Xiaosu Jing, Hao Han, Tomoro Yamanaka, Chiara Zucchi, Manami Hayasaki, Diliziya Dilixiati, Cecilia Del Gatto, Yanning Zheng, Xizi Du, ispirati dal saggio di Junichiro Tanizaki, che esplora l’estetica dell’ombra nella cultura giapponese, provano a celebrare ciò che spesso viene trascurato. In un mondo ossessionato dalla chiarezza e dalla luminosità, le zone d’ombra offrono un contrappunto, ricordandoci che ciò che è nascosto può essere altrettanto significativo al pari di ciò che è rivelato. 

Dove: Galleria N.51
Quando: sino al 20 dicembre 

salonemilano, kimmo metsaranta

Kimmo Metsaranta - Ph. Paavo Lehtonen

Helsinki, ‘FIX: Care and Repair 

Curata da Sara Martinsen, Jutta Tynkkynen, Jemina Vainikka Lindholm e Hanna Kapanen con allestimento di Lauri Johansson, la mostra indaga le pratiche progettuali del riparare e manutenere: come prendersi cura delle opere d’arte, del design e dell’architettura? Gli oggetti e gli edifici subiscono continui cambiamenti. Invecchiano, si sporcano e si rompono. Mantenere e riparare le cose è una forma di attivismo culturale che nutre il nostro status di cittadini modello. Un test pericolosissimo anche per i design addicted. 

Dove: Museum of Finnish Architecture and the Design Museum
Quando: sino al 5 gennaio 2025

salonemilano, martino gamper

                          ‘Before, After & Beyond', Martino Gamper

Londra, ‘Before, After & Beyond

Una mostra che ridisegna l’architettura degli interni: una sala musica, un home office, un soggiorno/sala da pranzo, una camera da letto. Ogni stanza, reiventata, rappresenta per  Martino Gamper l’opportunità di attingere alla sua produzione e restituirci ambienti decisamente autoriali. La mostra si offre come esperienza immersiva, l’occasione di immergersi nella sua creatività per comprendere l’origine dei suoi primi affondi nella materia e la forza dirompente delle sue esplorazioni industriali, e per lasciarsi stupire dai più intimi pezzi inediti. Dopo ‘100 Chairs in 100 Days’ del 2007,  ‘Before, After & Beyond’ è la prima mostra personale di Martino Gamper a Londra: un modo per fare il punto su uno dei talenti più dirompenti degli anni zero. 

Dove: 11 Mansfield Street, London W1G 9NZ
Quando: dal 7 al 26 ottobre 

salonemilano, julie richoz

                                                            Julie Richoz, Fabric

Parigi, ‘Julie Richoz, Fabric’

Nel cuore di Saint-Germain des Prés, Maxime Bouzidi ospita nella sua galleria di design contemporaneo, la prima solo-exhibition dedicata alla giovane progettista franco svizzera Julie Richoz. Si tratta di un viaggio all’interno di un mondo gentile dove protagoniste sono la nuova collezione di lampade artigianali: base in legno e tre aste a sostenere un drappo di tessuto che funge da paralume. Sperimentazione materica e tattile definiscono non solo un nuovo modo di progettare, ma anche di abitare. Che si fa più intimo. 

Quando: dal 10 ottobre al 16 novembre 
Dove: Signé

salonemilano, triennale, monica bolzoni
A sinistra, Silhouette Tailleur Nanette in PVC specchio, 2002 (di Bianca e Blu). Poetica del semplice. Moda e design secondo Monica Bolzoni/Bianca e Blu, La Galleria Nazionale - Ph. Adriano Mura, 2021. A destra, ritratto fotografico di Monica Bolzoni, 2019 - Ph. Gioia Olivastri


 

Milano, ‘Monica Bolzoni. Il modulo’

Protagonista atipica della storia della moda italiana e internazionale, Monica Bolzoni negli anni ha attraversato il sistema del fashion selezionando ogni volta, con coerenza, forte di una personalità libera e indipendente. Sempre aderente allo sviluppo di un codice estetico sofisticato e sintetico, la sua produzione ruota attorno al design di abiti, accessori e gioielli, ma anche di allestimenti e di interni. Un cambio di scala che non perde mai di vista gli archetipi del femminile. L’esposizione, curata da Marco Sammicheli e Anna Di Cesare, progetto di allestimento di Paolo Giacomazzi, racconta tutta la sua storia, un elogio al semplice che non trascura di trattare alcune tappe della sua carriera, iniziata nel 1970 tra Milano e Parigi come fashion coordinator, posizione che ha ricoperto inizialmente per Frank Olivier e successivamente per Fiorucci. E che le ha permesso di apprendere il metodo e la capacità di gestione dell’intero processo creativo. Dall’abito allo spazio, e viceversa.   

Dove: Design Platform, Triennale Milano
Quando: dal 25 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025 

salonemilano, mudac losanna

We Will Survive, Le mouvement prepper’, veduta dell'esposizione - Ph. Khashayar Javanmardi 

Losanna, ‘We Will Survive, Le mouvement prepper

A cura di Anniina Koivu e Jolanthe Kugler, la mostra è un invito a entrare nel mondo dei ‘preppers, quegli individui che si preparano ad affrontare la fine del mondo, per come lo conosciamo, e a stabilire il nuovo ordine mondiale che verrà. La mostra affronta tanto le minacce che gravano sulla nostra esistenza quanto le risposte fornite dai governi per proteggere i propri Paesi dai disastri dei quali sono causa. We Will Survive, con l’aiuto della ricerca di molte menti note del panorama del design contemporaneo, esplora il modo in cui i neo-sopravvissuti si rivolgono al design per prepararsi a un futuro incerto e garantire la propria sopravvivenza. E ci incoraggia a chiederci fino a che punto siamo – o dovremmo tutti diventare – dei prepper. Tra gli italiani, Studio Folder, Beatrice Balducci, Ezio Colombrino, Leo Fabrizio.  

Dove: Mudac
Quando: sino al 09 febbraio 2025 

7 ottobre 2024
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