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Luke Edward Hall: “Il mio lavoro non mi stanca, anzi, mi diverte”
Luke Edward Hall's country house in Cotswolds. “A Kind of Magic: The Kaleidoscopic World of Luke Edward Hall”, Vendome Press
Il lavoro dell'artista e designer Luke Edward Hall è fonte di ispirazione e, grazie a un sapiente mix di magnificenza storica e stile contemporaneo, anche di costanti sorprese
Ritratti ispirati alla Grecia Antica e alla Roma imperiale, colori intensi, disegni meravigliosi... l’artista e designer britannico Luke Edward Hall, famoso per le collezioni romantiche create per innumerevoli brand – tra i quali Rubelli, Profumi Luchino, Habitat, Diptyque, Gant, Lanvin, The Rug Company – è un astro nascente nel mondo del design.
Amo molto lavorare e sono fortunato perché il mio lavoro non mi stanca, anzi, mi diverte. Collaboro con diversi team per riuscire a fare tutto, anche se le idee, i disegni e i design rimangono sempre i miei. Penso ad esempio agli esperti di tessuti di Rubelli e al team di Milano con il quale do vita a Chateau Orlando. Si tratta sempre di un lavoro di squadra, e ho la grande fortuna di collaborare con tante persone geniali.
Luke Edward Hall, photo Billal Taright
Quando ho iniziato a progettare l’hotel avevo in mente la casa di un collezionista, come se un parigino bohémien avesse deciso di aprire la porta ad altri ospiti. Volevo che gli interni fossero un mash-up di inglese e francese. Certo, l’albergo doveva riflettere il luogo dove si trova, ed essendo Parigi mi sono assicurato di includere pezzi antichi e motivi tipicamente francesi: la carta da parati toile de Jouy e qualche pezzo francese vintage. Ma ho remixato gli arredi, i colori e i pattern con occhio inglese – che per me significa con un approccio eclettico. Mi sono anche lasciato ispirare da due dei miei designer preferiti, David Hicks e Madeleine Castaing. Fondamentalmente volevo creare un luogo colorato e divertente dove stare a Parigi. La città è già piena di grandi hotel costosi e sistemazioni cool e contemporanee, ma volevo creare qualcosa di eccentrico. Mi piace mescolare il vecchio e il nuovo e mi piace accostare colori e pattern e stratificare gli oggetti.
Il mio prossimo progetto sarà un ristorante a Dubai.
In realtà lavoro praticamente solo per hotel e ristoranti e mi diverto a pensare a nuove storie per questi progetti. Per esempio, il progetto a Dubai al quale sto lavorando ora è una brasserie ispirata ai classici parigini. Ho cercato i miei riferimenti nella Parigi anni Venti, ma ho anche aggiunto molti elementi teatrali ispirati all’architettura barocca. Spero che l’effetto finale sia glamour e opulento ma allegro e giocoso allo stesso tempo. Sto usando tanto vetro a specchio, stucchi e tappeti ricchi di pattern. Ho deciso di chiamare il ristorante Josette, in onore dell’attrice francese Josette Day che recitò in diversi film di Jean Cocteau.
Forse, ma nessuno ancora certo.
Hotel Les Deux Gares, interior design Luke Edward Hall, photo courtesy
A volte voglio che gli interni riflettano il proprio contesto, altre che creino un luogo del tutto fantastico. Faccio ricerca su diversi periodi storici, leggo libri, visito gallerie e musei... mi piace mescolare stili e storie, per realizzare una mia narrativa originale. Mi permetto di sognare.
Per me moda, design e interni si intrecciano. Il mio approccio all’abbigliamento e all’arredamento è simile. Si tratta di creare abbinamenti inaspettati, sperimentare con i colori e le texture, mescolare il vecchio e il nuovo...
Verissimo! Adoro l’Italia, è il Paese che mi piace visitare di più. L’architettura, il cibo, le persone, la storia, l’arte... l’Italia è puro romanticismo.
Arabia Saudita, terra di nuovi equilibri
L'Arabia Saudita è il più grande mercato FF&E (Furniture, Fixture and Equipment) della regione MENA (Middle Est and North Africa). Nel 2024 ha raggiunto un valore pari a 7,2 miliardi di dollari, alimentato dalla diversificazione economica, dalla rapida espansione demografica e dalle riforme del programma strategico Saudi Vision 2030.
“Salone Raritas”: il nuovo percorso espositivo dedicato al design in edizione limitata e all’alta manifattura creativa
Alla 64ª edizione della Manifestazione debutterà Salone Raritas. Curated icons, unique objects, and outsider pieces: primo confronto diretto tra mondo del design in edizione speciale, dell’antiquariato e dell’alto artigianato con il mercato professionale del progetto (architetti, interior designers, developer, operatori dell'hospitality e del contract, etc). Gallerie d’eccellenza e un’audience internazionale si incontreranno in una piattaforma dalla forte visione curatoriale, concepita per attivare relazioni di lungo periodo e generare opportunità di business.



