Marmo e pietra nelle nuove collezioni 2022
Creazioni insolite e sorprendenti dove l’eccellenza tecnologica e artigianale frantuma la rigidità della materia in un fluire di emozioni
Rigore e seduzione. Una poetica materica e concettuale che gioca sulla rigidità geometrica di pietra e marmo plasmati in forme emozionali dalla sapiente tecnologia umana. I brand presenti al Salone del Mobile.Milano, specializzati nell’uso di marmo e pietra, hanno presentato creazioni insolite e sorprendenti, osando forme inaspettate e a effetto.
Si tratta di materiali non facili da lavorare, ma il cui fascino è irresistibilmente legato a valori ancestrali e arcaici, a miti e riti di culture lontane. O invece, al contrario, permettono creazioni a intarsio con suggestioni contemporanee al limite dell’ironia. In ogni caso, sono creazioni di un design che si colloca fuori dal tempo, sospeso in una dimensione onirica in cui organico e inorganico si confondono.
Ne scaturiscono proposte d’eccellenza che affondano le radici nell’artigianalità e nell’esperienza di vita, in cui l’apparente freddezza del medium si frantuma – è il caso di dirlo – in una sintesi formale che scavalca le regole ferree della materia.
Il marmo è la più nobile testimonianza del tempo che passa, un equilibrio di forza e fragilità che lo rende prezioso e che lo ha reso strumento narrativo per eccellenza di alcune tra le più straordinarie opere d’arte della Storia.
Al Salone del Mobile.Milano, Citco ha portato la sua visione: distribuire nel mondo opere d’arte di Maestri del contemporaneo realizzate con i materiali più preziosi e con una capacità realizzativa che non ha eguali in una nuova classicità fatta di muse, drappi, maschere e forme plastiche che ambiscono a palcoscenici internazionali. A dimostrarlo: Fenix, il caminetto disegnato dai Fratelli Campana; éternité, il tavolo creato da Jean Nouvel; e Nuphar, la fontana di Zaha Hadid Studio.
Forme che si perdono nel tempo, lavorazioni che assemblano materiali diversi in sperimentazioni coraggiose.
Nello spazio espositivo firmato da Lorenzo Bini, un ambiente domestico costituito da spazi conclusi e protetti ma in continuo dialogo con l’esterno, Tacchini ha presentato le sue proposte in pietra e marmo: i tavolini Dolmen di Noé Duchaufour-Lawrance, sorta di sculture erose dal tempo che sembrano emergere dal suolo; i tavolini Kanji, Mill e Trampolino di Monica Förster, dove il marmo si interseca al legno in un gioco di spessori grafici; il tavolo Togrul di Gordon Guillaumier, con basi in poliuretano, finiture in argilla spatolata a mano e piano di marmo, in versione tonda o ovale.
In uno stand trasformato in Casa Lithea, l’azienda siciliana, eccellenza nel settore di rivestimenti e complementi lapidei, ha presentato la nuovissima lampada touch Isola delle Correnti disegnata da Martinelli Venezia: in marmo, permette di accendere, spegnere e modulare l’intensità della luce semplicemente sfiorandola.
A questa novità si aggiunge la parete incisa Tracce in Nero Marquinia, accostata al gruppo di coffee table Sesi di Martinelli Venezia; la parete Terre Arate, in cui parti lisce e concave di pietra pece si innestano in altre rigate realizzate in grigio billiemi; e l'intera collezione Pensieri Panteschi di Elena Salmistraro: la parete Gadir, il tavolo Specchio di Venere, gli sgabelli Sibà e i vasi Limarsi e Tracino ai quali si aggiunge il pannello decorativo Favare con la sua particolare grafica tridimensionale.
Brand innovativo e contemporaneo, Imperfetto Lab è garanzia di creatività, giocata principalmente in materiali duttili come il vetroresina, modellato a foggia naturale. Ma una ricerca come quella contenuta nella vision del marchio non poteva resistere al fascino della materia naturale. Ecco allora Ciottolo, una piccola edizione limitata di sedute realizzate in SM Marble verde alpi, un materiale che nasce dalla combinazione di resine e graniglie dei marmi più pregiati, di diverse dimensioni, colori e consistenze.