I materiali come guida creativa nel progetto contemporaneo

Gandia Blasco al Salone 2025

Ganda Blasco - Ph. Saverio Lombardi Vallauri

Una panoramica sulle proposte delle collezioni 2025: un viaggio alla scoperta dei materiali più interessanti che guardano al futuro tra sostenibilità, performance e design

Nel contesto accademico e professionale material driven design indica un processo progettuale che prende avvio dal materiale, un approccio oggi sempre più diffuso e che diventa centrale in un’epoca di intelligenza espansa e sostenibilità avanzata. Si tratta di una metodologia che sovverte la logica tradizionale del design: non è più il concept a guidare la selezione del materiale, ma è il materiale stesso a costituire il punto di partenza, a determinare il concept e a condizionare l’intero flusso creativo. Una rivoluzione copernicana. 

Designer, aziende e ricercatori hanno iniziato a concepire i materiali non più come semplici strumenti esecutivi, ma come agenti attivi, capaci di ispirare forme, funzioni, processi produttivi e strategie aziendali. Alcune realtà produttive sono nate addirittura intorno allo sviluppo e alla valorizzazione di un solo materiale, assumendolo come centro di gravità attorno al quale far ruotare ogni scelta progettuale, estetica e di design. 

Il Salone del Mobile 2025 ha messo in evidenza con forza questo paradigma, presentando una serie di prodotti e collezioni che ruotano proprio attorno all’esplorazione materica. I materiali, sempre più sostenibili, intelligenti e performanti, diventano il tema narrativo centrale dei progetti: ne determinano la forma, la destinazione d’uso, il valore simbolico.  

Materiali tra performance acustica e bellezza  

Uno dei temi emergenti è l’integrazione tra performance tecniche e valore estetico, come dimostrano le nuove proposte nel campo dell’acustica. Slalom ha portato una proposta chiara e coerente con la propria filosofia progettuale, che fonde etica, estetica e funzionalità sotto il concetto di “Acoustethics”. Al centro delle novità c’è un’attenzione sempre più profonda per i materiali sostenibili e le prestazioni fonoassorbenti dei propri prodotti, con soluzioni che puntano a migliorare il comfort acustico degli spazi, senza rinunciare all’impatto estetico e al rispetto per l’ambiente. Una delle innovazioni più interessanti è Woody, un pannello che nasce dalla combinazione di legno certificato FSC e PET riciclato, lavorati attraverso una particolare tecnologia di termoformatura brevettata. Il risultato è un materiale leggero, solido e facilmente installabile, perfetto per ambienti contract, uffici o spazi pubblici. Woody rappresenta un esempio virtuoso di upcycling, dove materiali recuperati vengono trasformati in elementi di alto valore estetico e funzionale, capaci di assorbire efficacemente le onde sonore. Un altro progetto affascinante è Bloom, un pannello realizzato con fibre naturali e petali di fiori provenienti da coltivazioni sostenibili. Oltre al suo impatto visivo e alla texture calda e materica, Bloom aggiunge anche una dimensione olfattiva: grazie a un trattamento termico controllato, conserva una fragranza naturale, contribuendo a creare ambienti multisensoriali. È una proposta pensata non solo per l’acustica, ma anche per il benessere emotivo e percettivo degli spazi. 

vista prodotto esposto nello stand di Slalom Salone 2025

Slalom - Ph. Alessandro Russotti

Caimi Brevetti al Salone 2025

 Caimi Brevetti - Ph. Andrea Mariani

Magis al Salone 2025

 Magis - Ph. Ruggiero Scardigno

Egoitaliano al Salone 2025

Egoitaliano - Ph. Alessandro Russotti

Mindo al Salone 2025

Mindo - Ph. Alessandro Russotti

Laminam al Salone 2025

 Laminam - Ph. Andrea Mariani

Sostenibilità e innovazione nei materiali d’arredo 

Il rapporto tra sostenibilità e materiali è stato un altro focus centrale del Salone. Diverse aziende hanno dimostrato come il design possa essere non solo responsabile, ma anche sorprendentemente innovativo. Caimi Brevetti ha confermato ancora una volta la sua vocazione per la ricerca, il design d’avanguardia e l’attenzione alla sostenibilità ambientale. Tra le novità più significative di quest'anno spiccano soprattutto quelle legate all’utilizzo di materiali riciclati e riciclabili, che integrano tecnologia, estetica e responsabilità ambientale. Una delle proposte più interessanti è Rerecycled, uno sgabello progettato dallo studio AMDL Circle con Michele De Lucchi. Il nome è già una dichiarazione d’intenti: l’oggetto è infatti realizzato in polietilene riciclato per oltre il 50% e completamente riciclabile a sua volta. Stampato in un unico pezzo, è pensato per durare, essere resistente e versatile: può essere utilizzato sia come seduta sia come fioriera, in ambienti interni o esterni. Il design richiama con eleganza i capitelli delle colonne classiche, ma la vera innovazione sta nel suo impatto ambientale minimo. 

Magis ha puntato sull’uso di materiali riciclati e innovativi, con particolare rilievo alla collezione In-Side di Thomas Heatherwick già presentata nel 2024: divani e poltrone in polietilene riciclato post-consumo e post-industriale, prodotti tramite stampaggio rotazionale e caratterizzati da texture interne multicolore a scaglie, uniche per ogni pezzo. Anche la sedia Motta di Jasper Morrison introduce versatilità nei materiali, offrendo sedute intercambiabili in plastica, legno o imbottito. Infine, il tavolo All-Round adotta la lamiera d’acciaio tornita, lavorata con finiture monocromatiche che uniscono tattilità e resistenza.  

La proposta di Gandia Blasco, ha messo al centro il tema della sostenibilità attraverso l’uso di materiali riciclati e naturali. La collezione Hos, firmata da Kengo Kuma, utilizza PET rigenerato e legno iroko certificato, creando elementi outdoor ispirati alla natura. I nuovi pannelli tessili e tappeti sono realizzati in fibre riciclate, mentre il sistema GBMODULAR impiega alluminio riciclabile per configurazioni flessibili e a basso impatto. Altri progetti, come Botánica e Momos, valorizzano feltro e PET riciclato, con un forte legame con l’artigianato e le tradizioni tessili. 

Tra le novità più interessanti di S-Cab c’è la collezione SISI Vibes disegnata da Meneghello Paolelli, che riprende l’iconica scocca della SISI ma la propone in una nuova versione in termoplastico rigenerato, un materiale resistente e leggero che sottolinea l’impegno del brand verso l’ecodesign. Il risultato è una seduta dalle linee essenziali, pensata per durare e adattarsi sia all’interno che all’esterno. Accanto a questo, spicca anche il nuovo tappeto Marisco, firmato da Maddalena Casadei, che reinterpreta l’intreccio della tradizione sarda utilizzando fibre in polipropilene adatte all’outdoor, mantenendo un forte valore artigianale pur nella produzione industriale. 

Egoitaliano ha presentato nuove collezioni che uniscono comfort, estetica e un forte impegno sui materiali sostenibili e performanti. Il protagonista è il divano Astoria, cuore della collezione Fractalia, con imbottiture effetto piuma realizzate in materiale riciclato da bottiglie in PET, rivestite in velluto tecnico Dubai, resistente all’acqua, allo sfregamento e completamente sfoderabile. Anche i modelli Zazou, Mavie e Tate puntano su tessuti innovativi e antimacchia, imbottiture eco-friendly e dettagli materici come inserti in legno e pelle, offrendo soluzioni trasformabili e modulari. 

Mindo ha confermato il suo impegno verso un outdoor sostenibile e durevole, con un focus sui materiali riciclabili e resistenti. I nuovi arredi, come le sedute e i tavoli impilabili, sono realizzati in alluminio riciclabile, leggero, antiruggine e ideale per l’uso contract. La collezione 122 Lounge abbina tessuti Olefin – resistenti a pioggia, sole e macchie – a imbottiture in schiuma compatta e memory foam, pensate per mantenere il comfort nel tempo. Tutti i componenti sono progettati per essere facilmente riparabili, a supporto di un ciclo di vita prolungato e a basso impatto ambientale. 

Superfici e innovazione: la materia come pelle del progetto 

Le superfici sono diventate protagoniste non solo per la loro resa estetica, ma anche per le prestazioni e il loro impatto ambientale. Neolith, ha presentato la collezione “Atmosphere: Breeze of Innovation”, composta da quattro nuove superfici — WhiteSands, Rapolano, Artisan e Ignea — ispirate alla natura e pensate per offrire un’esperienza sensoriale. Realizzate in pietra sinterizzata di nuova generazione, queste proposte combinano estetica materica, alte prestazioni tecniche e sostenibilità, grazie anche a una composizione con meno del 9% di silice cristallina. 

Laminam ha presentato “twO”, una nuova linea di superfici ceramiche che rappresenta un’evoluzione materica all’insegna della luce e della sostenibilità. I materiali, frutto di una ricerca avanzata, si distinguono per la capacità di interagire con l’ambiente circostante grazie a texture sofisticate e finiture che riflettono e modulano la luce. Realizzate in grandi formati e con spessori ridotti, queste superfici mantengono elevate prestazioni tecniche, pur riducendo l’impatto ambientale attraverso processi produttivi ottimizzati. 

Il Salone del Mobile 2025 conferma una tendenza ormai strutturale: i materiali non sono più una scelta a valle del progetto, ma diventano motore e significato del design. Che si tratti di acustica, outdoor, superfici o sistemi modulari, la materia è sempre più concepita come elemento narrativo, strategico e identitario. Siamo in una nuova cultura del progetto che attraversa discipline, settori e generazioni. È un invito a ripensare il ruolo del designer, che da autore diventa esploratore, capace di leggere nel materiale le potenzialità formali, funzionali ed espressive di un’intera visione. 

 

18 giugno 2025
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