Secondo natura. Green Pea, il primo Green Retail Park sostenibile.
Green Pea, pisello verde. Da piccolo legume a simbolo del rispetto ambientale nell’ultima avventura di Oscar Farinetti, perché rotondo come la Terra e verde come dovrebbe essere il nostro Pianeta.
Produrre, consumare, vivere secondo natura. Consapevolezza e mantra sulla bocca di (quasi) tutti in tempi di confinamento. Scopo di ogni modello economico, oggi teorizzato, basato su un’economia circolare. Argomento scontato in ogni Think Thank che si rispetti. Ma il dubbio che vi siano azioni progettuali reali e una rivoluzione culturale e comportamentale dietro a tali affermazioni resta. Il timore è che si tratti solo di un furbo ma vuoto greenwashing. Talvolta, però, dobbiamo ricrederci. Almeno in parte, s’intende. Perché nell’italianissima Torino, un uomo (dietro cui, ovviamente, vi sono interi team, aziende e partner) è riuscito a realizzare un primo “cambio di scena”. Si tratta di Oscar Farinetti e del suo Green Pea, il primo Green Retail Park al mondo dedicato al tema del rispetto ambientale. 15.000 m² progettati per trasformare il nostro approccio al consumo sotto l’egida dello slogan from duty to beauty. In pratica, un edificio con le caratteristiche di un organismo naturale, sostenibile in ogni suo dettaglio, che racchiude 66 negozi, un museo, tre luoghi di ristorazione, una piscina, una spa e un club dedicato all’ozio creativo.
Siccome ogni cambiamento diventa più riconoscibile, comunicabile e condivisibile se esibisce una propria estetica e un proprio stile, entrambi molto distintivi, il progetto sviluppato dagli architetti Cristiana Catino di ACC e Carlo Grometto di Negozio Blu Architetti Associati aveva come scopo quello di dar vita a un luogo che invitasse le persone alla scoperta del mondo della sostenibilità, dimostrandone la creatività, l’inclusività e la bellezza. Solo così, nella mente di Farinetti, si possono accompagnare i cittadini ad abbracciare consapevolmente ed efficacemente le tematiche della sostenibilità e porre al centro della vita quotidiana il consumo responsabile, il riciclo, le energie rinnovabili, la biodiversità.
Così, succede che il Building Green Pea rispetta, perché costruito con materiali riciclabili − acciaio, ferro e vetro − e completamente smontabile; recupera, dal momento che il legno della copertura esterna proviene da due foreste armoniche della Val di Fiemme e del Bellunese distrutte dalla tempesta Vaia e i pavimenti interni sono realizzati con legno di recupero delle Valli Cuneesi; riduce, poiché l’utilizzo di vernice Airlite trasforma le pareti in depuratori, diminuendo l’inquinamento dell’aria dell’88% e abbattendo del 99,9% i batteri; respira, perché nella struttura fioriscono più di duemila tra alberi e arbusti. All’avanguardia anche le soluzioni energetiche dell’edificio che sfruttano fonti rinnovabili garantendo alta efficienza e riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. L’edificio è, infatti, alimentato tramite pozzi geotermici, pannelli fotovoltaici e solari, elementi per la captazione di energia eolica e per il recupero dell’energia cinetica.
E i prodotti in vendita? Belli se non bellissimi, duraturi se non imperituri, costruiti in armonia con la natura e funzionali a una forma di utilizzo responsabile, tutti raccolti in due anni di ricerca e di viaggi su e giù per l’Italia. Dalla moda al design, dai motori al beauty, dalla cultura al tempo libero: beni, nella maggior parte dei casi, Made in Italy, realizzati da aziende con un profilo spiccatamente green o che si sono avviate su questo percorso con ottimi risultati e di cui si conosce ogni passaggio della filiera. Quattro piani di negozio, tra cui il primo è dedicato al tema Home con oltre 40 partner come, ad esempio, Whirlpool, Valcucine, Roda, Gervasoni, Riva 1920, Rubelli, Artemide, Driade e FontanaArte. Tutto il design in vendita garantisce emissioni di formaldeide ridotta ai minimi termini secondo le più severe normative; legni da foreste gestite in equilibrio tra taglio e ripiantumazione; metalli e vetro creati con il maggior scrupolo possibile; plastiche biodegradabili o riciclabili a fine vita. E per ogni arredo venduto, Green Pea si impegna a piantare un nuovo albero. L’ultimo piano è, invece, dedicato all’ozio creativo: ampi spazi dove fermarsi a pensare, parlare, degustare, avere cura del proprio corpo, divertirsi, leggere, imparare, progettare o, più semplicemente, far nulla. Insomma, un esperimento commerciale tutto italiano che verrà esportato con l’obiettivo di creare uno stile di vita.
Quindi ammettiamolo: ci piace moltissimo questo modo di fare business positivo e ottimista perché solo così (forse) ce la potremo fare a salvare la vita umana sul nostro pianeta.
Green Pea
Via Nizza, 230
10126 Torino