L'artista e designer contemporanea britannica Es Devlin considera il pubblico come una società temporanea e invita alla partecipazione pubblica in opere corali comuni. Il suo campo d'azione va dalle sculture e installazioni pubbliche al V&A, Serpentine, Somerset House e Imperial War Museum, all'aperto alla Tate Modern, Trafalgar Square e Lincoln Centre, alle scenografie cinetiche presso la Royal Opera House, il National Theatre, il Teatro alla Scala e il Metropolitan Opera, nonché alle cerimonie olimpiche, agli spettacoli di metà tempo del Super Bowl e alle imponenti sculture luminose per concerti di stadio di grande scala. Ha realizzato disegni di 250 specie londinesi in pericolo per sostenere il London Wildlife Trust, 50 ritratti a sostegno di UK for UNHCR (l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) e un padiglione presso la sede delle Nazioni Unite a New York per sensibilizzare sugli Obiettivi Globali delle Nazioni Unite, mentre la sua installazione video ‘Nevada Ark’ ha evidenziato le specie in pericolo del Nevada durante l'inaugurazione della Sphere di U2 a Las Vegas. È autrice di un libro monografico, An Atlas of Es Devlin, e di una mostra retrospettiva presso il Cooper Hewitt Smithsonian Design Museum di New York. Devlin è stata la prima donna designer del padiglione del Regno Unito all'Expo 2020, creando un padiglione che utilizzava l'IA per generare una poesia collettiva sulla facciata di legno di 20 metri di diametro. Ha ricevuto il premio Eugene McDermott Award for the Arts dal MIT (Massachusetts Institute of Technology), oltre a numerosi riconoscimenti, tra cui tre Olivier Awards, un Tony Award, un Ivor Novello Award e un CBE. È socia della Royal Academy of Music e dell'University of the Arts London, e Professore Visitante di Teatro Contemporaneo all'Università di Oxford.
Ph. Victor Picon Cartier
