Jean Blanchaert (Milano, 1954) è gallerista di arte contemporanea, curatore e critico d’arte. La Galleria Blanchaert, a Milano, fondata nel 1957 dalla madre Silvia, ha al suo attivo centinaia di mostre, in Italia e all’estero, nelle quali ha presentato i lavori di alcuni fra i migliori artisti-artigiani del mondo. Blanchaert ha curato decine di esposizioni in luoghi istituzionali, nel campo del vetro, della ceramica, del ferro, del legno e del marmo, ma anche nell’ambito dell’arte e della fotografia.
Dal 2008 è collaboratore fisso del mensile Art e Dossier (Giunti Editore).
Jean Blanchaert ha sempre avuto, fin da ragazzo, una passione per l’Albania. Finalmente, nel 1987, pur di riuscire a visitarla, ha superato un esame di marxismo-leninismo in un circolo culturale albanese alla Bovisa, a Milano. E’ riuscito a ottenere il visto e ha partecipato con la moglie a un viaggio organizzato di ben 20 giorni che attraversava tutto il paese. Erano i tempi di Ramiz Alia. Di questo primo viaggio resta un lungometraggio.
Dopo la caduta del regime, Blanchaert è tornato in Albania ben tre volte. L’ultimo viaggio è stato nel 2018, alla ricerca di lavori di alto artigianato, sotto la guida della designer Rea Xhillari.
Nell’ambito dell’evento Homo Faber. Crafting a more human future (Venezia, 2018) ha curato insieme a Stefano Boeri l’esposizione Best of Europe, una mostra che raccoglie centinaia di oggetti realizzati da più di 150 artigiani-artisti da tutta Europa. Tre sono stati i rappresentanti dell’Albania: Gezim Hidri (scultore in pietra), Llazi S.Icka (scultore in legno) e Egla Memaj (maestro del ricamo col filo d’oro).
Sempre per Homo Faber e sempre con Stefano Boeri sta curando l’esposizione Next of Europe che si terrà alla Fondazione Cini di Venezia nell’aprile 2022.