Jeanne Gang è architetto e fondatrice di Studio Gang, uno studio internazionale di architettura e urban design che oggi ha sedi a Chicago, New York, San Francisco e Parigi. Nota per il suo approccio al design indagatore e lungimirante, capace di svelare nuove possibilità tecniche e materiali e di ampliare il ruolo attivo che i progettisti hanno nella società, crea luoghi straordinari che mettono le persone in collegamento tra loro, con le loro comunità e con l’ambiente.
Il suo ricco e pluripremiato portfolio include centri culturali frequentati dai target più vari, progetti pubblici che instaurano nuove relazioni tra cittadini ed ecologia, e grattacieli in grado di favorire un senso di condivisione. Tra questi, citiamo l’Arcus Center for Social Justice Leadership, il Writers Theatre, and il Richard Gilder Center for Science, Education, and Innovation completato di recente presso l’American Museum of Natural History, che il New York Times ha descritto come “un’opera di architettura pubblica poetica, gioiosa e teatrale”. Tra i suoi progetti in corso tra America ed Europa, invece, spiccano la nuova Ambasciata degli Stati Uniti a Brasília, l’hub europeo della University of Chicago per lo studio e la ricerca a Parigi, il Sustainability Commons della Stanford University a Palo Alto, e l’ampliamento del Clinton Presidential Center a Little Rock.
Nel lavoro di Gang e del suo studio, la progettazione degli spazi costruiti si intreccia con l’attività di ricerca, le pubblicazioni e le mostre per amplificare la capacità del design di creare consapevolezza nel pubblico e stimolare il cambiamento, secondo una pratica che Gang stessa chiama “idealismo attuabile”. Il suo prossimo libro, The Art of Architectural Grafting, sarà pubblicato in primavera.
Oltre a essere MacArthur Fellow e Professoressa presso la Harvard Graduate School of Design, Gang ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali l’ULI Prize for Visionaries in Urban Development, ed è stata nominata tra le persone più influenti al mondo dalla rivista TIME.