Il nuovo ufficio: ibrido e sempre più ospitale

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Johanson - Ph. Andrea Mariani

La convergenza tra il mondo dell’ufficio e quello dell'hospitality si fa sempre più marcata. Incarnandosi in proposte accoglienti e votate a momenti di relax

Qualche segnale sembra fare capolino nel mondo dell’ufficio: il regno incontrastato del telelavoro potrebbe giungere al termine, a favore di un parziale ritorno tra le mura aziendali. Ma verso quale ufficio dovremmo eventualmente tornare? Quali le sue caratteristiche, dopo anni di abitudini vissute in ambienti domestici, più decorativi e meno ingessati? In assoluta convergenza, al Salone del Mobile.Milano 2025, gli espositori di Workplace3.0 sembrano indicare tutti la stess direzione. Se di luogo esclusivamente deputato al mondo del lavoro stiamo parlando, questo non potrà che essere light, aperto e flessibile, informale e riconfigurabile. Anche il suo registro, il suo tono di voce - prendendo in prestito una parola al marketing - dovrà essere necessariamente non minaccioso, accogliente, orizzontale e inclusivo. Dimenticando la coercizione alla scrivania, oramai superata anche per i sostenitori più incalliti della produttività ad oltranza, l’ufficio si dovrà dotare di spazi di attesa, dove possano essere presi in carica i momenti di dolce fa niente, di gioiosa assenza di attività fattiva e concreta. 

L'altro segnale interessante che registriamo è la convergenza sempre più spiccata tra il mondo dell’hospitality e quello del contract. Del resto, se l'ufficio riesce a cambiare pelle e a farsi gioioso ed intelligente, come possiamo tracciare un confine tra gli spazi del lavoro e quelli di una lounge, di un museo, o persino di un albergo? Un giro tra gli espositori del Salone sembra confermarci questo avvicinamento. Seguendo questo spunto, non ci stupisce trovare da Infiniti, azienda veneta specializzata nel mondo dell’ufficio, una panca concepita per l’ambito museale: si tratta di Museum – nome non casuale – riedizione firmata da Giulio Lazzotti della panca Giulio. Tra le novità del marchio per il 2025, la sedia Diane, del designer francese Ambroise Maggiar, va invece incontro al mondo outdoor: in acciaio verniciato, si distingue per la linea morbida e pulita, con o senza braccioli, e può essere integrata da un cuscino magnetico che ben si sposa anche alle necessità del mondo indoor. 

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Infiniti - Ph. Alessandro Russotti

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Segis - Ph. Alessandro Russotti

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Mara - Ph. Alessandro Russotti

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Prostoria - Ph. Andrea Mariani

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Arper - Ph. Andrea Mariani

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Fantoni - Ph. Andrea Mariani

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Bulo - Ph. Andrea Mariani

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Humanscale Ph. Andrea Mariani

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Slalom - Ph. Alessandro Russotti

La novità di Segis, altra azienda italiana specializzata in sedute, tavoli e imbottiti, è la sedia in polipropilene Plose progettata da Archirivolto. Le sue forme sono emblematiche rispetto ad un certo gusto dell’arredo da ufficio (e non solo): l’essenzialità lineare della forma prevale, ma l’utilizzo delle curve, in questo caso paraboliche, forniscono quell’iniezione di grazia che rende il prodotto più amichevole. Rinnova la sua collaborazione con AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi il marchio Mara. Evoluzione della sedia Typo presentata al Salone lo scorso anno, la poltrona Typo Lounge è un’ennesima conferma della portata di tiro della nuova ergonomia da ufficio, sempre più tarata verso la possibilità di infiltrarsi anche nei nostri salotti, tanto pubblici quanto privati.

Il marchio croato Prostoria fa ancora un passo avanti nella strada che ci conduce verso l’informale: il suo divano Aire, novità del 2025, viene descritto dai suoi progettisti, il duo spagnolo Ramos Bassols, con una parola riconfortante: libertà, un monito che ispira la vocazione di questo pezzo a rendersi versatile in qualsiasi spazio venga utilizzato. L’attenzione verso la dematerializzazione del prodotto, intesa come contenimento della quantità di materia utilizzata in un’ottica di accresciuta sostenibilità, guida invece uno degli ultimi prodotti lanciati da Arper all’ultimo Salone. La Catifa RE 46, ennesima rivisitazione del modello progettato da Lievore Altherr Molina nel 2004, non è soltanto la prova provata della longevità del buon design, ma anche l’esito attento di un percorso tecnologico che assottiglia la scocca in plastica riciclata al 100%, regalandole più incisività.

Da Fantoni, altro storico marchio del settore ufficio, la nuova collezione presentata nel 2025, Alis, si esprime attraverso il rigore del linguaggio dell’architettura. A progettare questo sistema di scrivanie operative e semi-direzionali, tavoli meeting, librerie e soluzioni per il contenimento è infatti lo studio di architettura Park Associati, che punta sulla purezza strutturale dei pezzi e sulla loro capacità di giocare con gli effetti di luce grazie ai tagli a 30° delle superfici. Guarda invece sulla morbidezza organica e sull’attenzione alle finiture il marchio belga da ufficio Bulo. La forma morbida e smussata, che sembra accogliere e inglobare chi si siede alla scrivania, diventa – ci spiegano allo stand – un’opportunità per inserirsi con più agilità in qualsiasi tipo di spazio, rompendo l’ordine cartesiano della griglia e adattandosi ad un ideale guidato dalla fluidità.

Di ritorno al Salone del Mobile di Milano dopo oltre dieci anni, il marchio svedese Johanson punta invece sul carattere grafico delle proprie sedute: un linguaggio capace di parlare alle giovani generazioni, che trovano nell’astrattezza piena di carattere un’attitudine prossima al loro stile, come mostra bene la panca della serie SKETCH, un progetto di Färg & Blanche. Humanscale,  è specializzata nell’elevazione ergonomica dell’esperienza da ufficio. Alle sue storiche poltrone da ufficio l’azienda affianca oggi anche nuove soluzioni sit-stand – sempre più diffuse come opzione per migliorare il benessere in ufficio a partire dalle occasioni di mobilità – insieme a bracci per monitor, sistemi per tastiera e per laptop, poggiapiedi oscillanti, sistemi di gestione per i cavi e accessori da scrivania.

Infine, il benessere negli spazi di lavoro non si misura solo a partire dagli arredi, ma anche da innumerevoli dettagli capaci di fare la differenza. Tra gli esempi più originali avvistanti al Salone ci sono anche i pannelli acustici Bloom prodotti da Slalom: la loro texture di rivestimento, che include petali e fibre naturali, ci riporta ad un sentimento di quiete che si adatta al nuovo spirito della vita da ufficio. Da segnalare, nel campo dei rivestimenti, anche le proposte sempre più sofisticate presentate sotto l’egida di S.Project, l’esposizione del Salone del Mobile.Milano dedicata alle soluzioni decorative e tecniche del progetto di interni. Un’opportunità non scontata per sottolineare il continuum che lega il mondo del mobile ad una più ampia visione dello spazio abitato, dove a fare la differenza è la ricerca sempre più tecnologica della performance di materiali, componenti, finiture, complementi d’arredo e soluzioni per l’illuminazione. 

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Protezioni - Ph. Ruggiero Scardigno

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Dooor - Ph. Ruggiero Scardigno

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Alpi - Ph. Andrea Mariani

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Dresswall - Ph. Alessandro Russotti

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Giovanardi - Ph. Alessandro Russotti

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Caimi Brevetti - Ph. Andrea Mariani

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antoniolupi - Ph. Andrea Mariani

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Oikos - Ph. Ruggiero Scardigno

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Renson - Ph. Ruggiero Scardigno

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Florim - Ph. Andrea Mariani

Specializzato in vetrate panoramiche ad alto tasso di personalizzazione, il marchio Protezioni offre soluzioni caratterizzate da comfort termico e luminoso, a dispetto della stagione.  Dooor, l’azienda che rivisita le porte a soffietto care alla tradizione di Gio Ponti presenta quest’anno un camerino circolare insonorizzato ideale per gli spazi retail. Tra le aziende all’avanguardia nelle soluzioni di design in legno composto, Alpi presenta nuove collezioni firmate Piero Lissoni, Nendo e Estùdio Campana. Specializzata nella produzione di sistemi modulari per l’arredamento, Dresswall presenta in fiera i pannelli luminosi Grids, caratterizzati da una personalità grafica che sa però coesistere con ambienti preesistenti. Punta sulla sostenibilità la proposta di Giovanardi. Scarti tende da sole, filato recuperato Raytent. Anche tessuti stampa digitale, recupero stampe digitali refelter, imbattitura feltro o come contuto componenti fonoassorbenti.

La novità del 2025 di Caimi Brevetti è un “divano acustico”, CB SOFA di Claudio Bellini: una soluzione in grado di combinare comfort acustico superiore, un relax avvolgente, ed un’ergonomia adattata alla vita da ufficio grazie al sostegno offerto dallo schienale alto.

L’azienda fiorentina antoniolupi presenta un lavabo realizzato interamente in Cristalplant®. Il linguaggio minimalista delle nuove proposte mette ancora più in risalto la purezza e il comfort tattile della materia. L’azienda veneta Oikos ha una missione: offrire rilevanza alla porta d’ingresso, restituendole il suo ruolo da protagonista, come per i modelli Vela e Synua presentati per la prima volta in fiera. Il marchio belga Renson guarda invece alla forma ultima del comfort, il relax in ambiente outdoor. La sua proposta al Salone, Amani – premio Red Dot 2023 – è una pergola da esterni interamente customizzabile che permette di beneficiare della vita all'aperto grazie alla configurazione di molteplici dettagli. La collezione “SensiTerre", disegnata da Matteo Thun e Benedetto Fasciana per Florim, esplora le qualità dell’argilla trasponendole da lavorazione artigianale verso un’espressione architettonica. 

12 aprile 2025
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