Manifestazioni Aspettando il Salone 2024: una selezione di tavoli e tavolini Testo di Laura Barsottini Aggiungi ai preferiti Saba Italia, Teatro Magico, designed by 967 Arch Sono scultoree o ispirate alla natura le proposte che i designer hanno messo in scena nella scorsa edizione della manifestazione Rigore geometrico, ispirazioni architettoniche e dimensioni importanti. Ma anche sinuosità organiche, materiali naturali come il legno massello, anche in versioni preziose come l’iroko, interventi metallici e tessili, in vetro o marmo, o formati da fili di policarbonato trasparente purissimo intrecciati a mano. Sono queste le caratteristiche che hanno disegnato lo stile per tavoli e tavolini nella scorsa edizione del Salone del Mobile.Milano e che, all’avvicinarsi della nuova edizione – lo ricordiamo, dal 16 al 21 aprile 2024 – diventa interessante ripercorrere. L’area living ha da sempre un ruolo importante sia in ambito domestico sia hospitality e contract. Per questo il lavoro di ricerca di aziende e designer si concentra sull’individuazione di nuove soluzioni stilistiche, a partire dai materiali per finire ai cicli produttivi altamente tecnologici, con particolare attenzione al riciclo e all’economia circolare. Se infatti da una parte le forme si fanno essenziali, molte soluzioni attingono alla circolarità e a giochi di curve per prodotti dove la suggestione da visiva diventa quasi tattile, risvegliando trasversalmente i sensi, generando chiaroscuri che variano al mutare della luce per arredi passe-partout per le più diverse occasioni. Edra, Diamante, designed by Jacopo Foggini Kartell, Thierry XXL Potocco, Intreccio, designed by Nava+Arosio Molteni&C, Mateo, designed by Vincent Van Duysen Saba Italia, Teatro Magico, designed by 967 Arch Pedrali, Toa, designed by Robin Rizzini Ditre Italia, Arcade, designed by Nika Zupanc Ritzwell & Co., MTM, designed by Shinsaku Miyamoto Draenert, Figura, designed by Stephan Veit 21 febbraio 2024 Share
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Storie La biologia della luce, secondo Manuel Spitschan Cosa c’entra la cronobiologia con il design? Manuel Spitschan, professore alla Technische Universität München, ci spiega perché la luce è essenziale per il nostro benessere. E perché i designer dovrebbero saperne di più per progettare meglio Giulia Zappa