Back to work
Settembre: la classifica degli hashtag più polari cambia repentinamente. E, al posto di #iorestoacasa prima, #estate o #instasummer dopo, ecco scalare le vette dei social #backtowork.
Che sia smart working, remote working o la reale sede lavorativa, settembre segna il controesodo verso la scrivania. In un mondo e in modi diversi, certo, ma pur sempre in un office environment da condividere con colleghi o partner o figli a seconda del luogo fisico in cui siamo chiamati a riconnettere i nostri pc. E, allora, ecco che il design ci viene in aiuto per creare spazi nuovi, morbidi, adattabili alle diverse esigenze, spazi “sani e salubri”, positivi e ottimistici, da condividere con altri, pur nel rispetto delle misure di sicurezza, distanziati e separati, dunque, ma insieme, perché abbiamo imparato che, più della tecnologia, sono le connessioni tra uomini e con la natura che fanno la differenza. L’ambiente di lavoro si evolve, così, in spazio dinamico e aperto, alterna aree formali e informali capaci di agevolare in modo flessibile momenti di concentrazione individuale e di relazione, propone spazi all’aria aperta, adotta soluzioni che denotano una forte attenzione all’ambiente.
Organizzazione e funzionalità rimangono imperativi a prescindere dal luogo in cui si lavora, così come l’ergonomia degli arredi e dei complementi che devono anche assecondare le esigenze di ordine e riservatezza degli utenti. Creatività e innovazione, allora, sono le parole d’ordine di un office design chiamato a coniugare la vocazione high-tech, fluida e globalmente connessa del lavoro di oggi con il tocco umano, il feeling domestico degli spazi e un nuovo desiderio di matericità e naturalità.
Così, Atelier, sviluppato dallo studio Gensler per Fantoni, è una soluzione d’arredo flessibile che nasce per rispondere al costante mutamento del workplace, riunendo e organizzando una molteplicità di funzioni. Lo schema si articola in quattro elementi principali: una workstation configurabile, un collaboration table multifunzione e altrettanto configurabile, una famiglia di contenitori dinamici compresi di mobile pinboard e un sistema libreria-contenimento. Atelier parla di configurabilità del luogo di lavoro, ma soprattutto di condivisione, multifunzionalità, informalità, teamwork ed efficienza: perché il cambiamento non avviene da solo, ha bisogno di essere incoraggiato e facilitato.
E, allora, Touch Down Unit dello Studio Klass per UniFor estende le proprie possibilità di utilizzo e si presenta come postazione di lavoro perfetta anche all’interno delle mura domestiche. Perché lavorare da casa, in un corretto ambiente, contribuisce significativamente all'esperienza lavorativa e alla produttività. Touch Down Unit è, infatti, una postazione di lavoro mobile autonoma, facilmente spostabile, grazie a ruote a scomparsa, e adattabile ai continui cambiamenti di layout e configurazione degli spazi. Dalla forma semplice e compatta, è caratterizzato da un piano di lavoro rettangolare sovrapposto a un volume chiuso che si può aprire, articolandosi in due contenitori attrezzati. È dotato di batteria ricaricabile, prese elettriche e USB.
Citterio parte dal fatto che lo spazio di lavoro ha, ormai, superato gli stereotipi di ufficio e scrivania, popolandosi di sistemi di piani, sedute, scaffali e contenitori, che possono essere riconfigurati a seconda delle necessità, e dalla consapevolezza che la tecnologia permette di lavorare ovunque ci si trovi. Nasce, così, Bridge su progetto di pinuccio borgonovo / paolo pampanoni. La panca è elemento di base e struttura portante per contenitori sospesi, mensole, scrivanie in appoggio, pannelli acustici. Una trave elettrificata, posta sotto piano, garantisce il perfetto cablaggio di ogni postazione. Le funzioni principali sono associate alle altezze da terra dei piani di lavoro: l’attesa e la conversazione si svolgono ad un’altezza di 65 cm; il lavoro e la riunione a 75 cm; il ricevimento, l’operatività o la riunione veloce a 110 cm da terra.
Anche Tecno riflette su soluzioni per un ufficio dal carattere adattivo ed evolutivo. Da qui, la grande attualità della proposta di Beta, design Pierandrei Associati, che, più che un semplice sistema, è un vero e proprio ambiente con una logica di crescita che genera gli spazi. Le configurazioni di Beta nascono dalla combinazione di tre componenti: backbone, scrivanie e accessori. Con l’aumentare del numero degli elementi crescono anche le possibilità di configurazione del sistema, dai layout più ampi e distanziati a quelli più evolutivi.