Carlotta de Bevilacqua: ascoltando il mondo
Mettere insieme persone, pensieri, competenze, creatività e affrontare il progetto con un approccio interdisciplinare e un pensiero scientifico. La parola a Carlotta de Bevilacqua, presidente e CEO di Artemide
Con gli stessi valori e una prospettiva comune. Progetto di design e progetto d'impresa sono interconnessi. In entrambi il tema centrale è avere una visione, impegnarsi a dare un senso al presente e, soprattutto, cercare di aprire una nuova prospettiva al futuro.
Non è sempre semplice conciliare i diversi ruoli, ma con uno sguardo aperto si riesce a far sintesi e i diversi aspetti si combinano con equilibrio arricchendosi a vicenda.
Progettare e produrre ciò che ancora non esiste e che può contribuire a migliorare la nostra vita. È una sfida e un principio etico e sostenibile, per l’uomo e per il pianeta, che deve essere alla base di ogni progetto.
Di fronte agli eventi contemporanei è necessario che l’impresa ed il design siano promotori di valori reali, idee, competenza, cultura, saper fare, inclusione e innovazione.
Con il dialogo, ascoltando il mondo.
Cerco sempre di mettere insieme persone, pensieri, competenze, creatività e di affrontare il progetto con un approccio interdisciplinare e un pensiero scientifico. La scienza è visione oltre che ricerca rigorosa, si nutre della capacità di vedere le cose in modo diverso da come le vedevamo prima per aprire nuove frontiere nell’interpretazione del futuro.
Seguendo uno dei tanti insegnamenti di Ernesto Gismondi cerco chi interpreta la contemporaneità, continuando una grande alleanza con gli architetti più importanti del mondo.
Per guardare oltre bisogna essere curiosi e rigorosi nello studio e nell’impegno. La sfida è, ed è sempre stata, investire nel futuro prendendosi anche dei rischi.
Artemide è tecnologia ed innovazione. Ernesto Gismondi più di 60 anni fa l’ha fondata così. Lui ha sempre unito sapere e saper fare. Ha investito nella ricerca produttiva, tecnologica e culturale per anticipare il futuro nel presente.
La luce oggi più che mai sta vivendo grandi rivoluzioni dal punto di vista scientifico e industriale, è un campo in cui abbiamo l’opportunità unica di generare una nuova qualità di vita. Le grandi rivoluzioni tecnologiche sono quelle che hanno sempre dato vita ad una nuova possibilità di cambiamento e di innovazione. Oggi il progetto della luce può dare un contributo al nostro futuro.
I ricordi legati al Salone sono moltissimi, Ernesto è stato anche Vice Presidente di Fiera Milano e Artemide ha sempre sostenuto la centralità del ruolo del Salone e di Milano nel design italiano e internazionale. Milano è la città dove, attraverso la cultura politecnica e d’impresa, è nato il design italiano e continua ad essere il luogo, l’indirizzo di riferimento, capace di attrarre visitatori da tutto il mondo.
Il Salone del Mobile è un evento straordinario e unico al mondo, capace di porre in relazione le migliori aziende del design italiano e internazionale con eventi culturali che affrontano i temi contemporanei e futuri del progetto per l’uomo e per il pianeta. É una piazza che crea relazioni, è un volano che distribuisce nel mondo il design e i saperi.
Il Padiglione “S. Project”, che ha ospitato lo stand Artemide disegnato da Mario Cucinella, è un concept rivoluzionario. Segue un filtro valoriale e non tipologico dando vita a una esperienza straordinaria, a un nuovo dialogo tra aziende con percorsi condivisi di sostenibilità e innovazione.
Come nel Rinascimento si riparte dalla misura scientifica, perché la sostenibilità è misura tecnica e fisica, oltre che un valore imprescindibile.
L’innovativo format del Salone del Mobile ci ha permesso di essere presenti in fiera nella sua edizione appena passata ma ovviamente Euroluce è per noi l’evento per eccellenza nel mondo del design della luce. Euroluce sviluppa un momento fondamentale di condivisione internazionale per la cultura del progetto e l’innovazione con tutti i protagonisti e professionisti del settore.
Stiamo lavorando a progetti di cui per ora posso raccontare ancora poco, se non che come sempre nascono dalla ricerca e da valori condivisi con grandi nomi dell’architettura internazionale come BIG, Foster+Partners, Herzog&de Meuron, Hassell, e italiana come Mario Cucinella.
Nei nostri progetti sarà sicuramente centrale l’energia, non solo per sostenibilità, efficienze e risparmio energetico, ma per soluzioni che sottolineano il valore che la luce ha come energia circolare, sempre più capace di restituire molto di più di ciò a cui siamo abituati: percezione, benessere, comunicazione, informazione, supporto alla salute.