Glass design

Glass design

Il vetro, materiale unico e straordinario, igienico e performante, sostenibile e riciclabile al 100%, da sempre al servizio del design.

In questo tempo ancora sospeso, fragile, in cui il contatto con gli oggetti e le persone si fa prudente ma il desiderio di condividere spazi, prodotti, esperienze diventa sempre più urgente, il design sa offrirci soluzioni semplici ma intelligenti, creative ma efficienti per ritrovare quella quotidianità che ci mancava. E lo fa, soprattutto, attraverso uno dei materiali più ancestrali che l’uomo conosca: il vetro, che, con la sua capacità protettiva e la sua anima evocativa, riesce a relativizzare i concetti di prossimità e lontananza. Così, quel distanziamento sociale, ancora oggi richiesto, viene facilitato da superfici trasparenti che sono maggiormente refrattarie al virus (quindi maggiormente igieniche), performanti (in termini di resistenza al calore, all’invecchiamento e al “decadimento” estetico), impermeabili, facili da pulire, ecologiche e “circolari” (essendo il vetro riciclabile virtualmente all’infinito). Tuttavia, le trasparenze permeabili alla luce, la fluidità e il dinamismo “cristallizzato”, le complesse lavorazioni e colorazioni del vetro non danno vita solo a screen, sistemi divisori, porte, pareti, separé o paraventi, ma sono al servizio dell’arredo tout court. Tante aziende e progettisti, infatti, ne hanno fatto il proprio materiale d’elezione e, ogni giorno, danno forme più disparate alla bellezza (magica) dell'alchimia tra sabbia, fuoco e aria.

Glas Italia e Piero Lissoni hanno appena presentato Sherazade Spin, un pannello divisorio in vetro con movimento rotatorio a bilico verticale che si presta a numerose soluzioni progettuali e decorative. L’anta, priva di battuta, ha sempre un’apertura bidirezionale ed è disponibile con perno centrale o decentrato. Affiancando due o più pannelli, si possono configurare partizioni apribili parzialmente o totalmente e il perfetto allineamento dei pannelli è garantito da un sistema magnetico.

Sherazade Spin, Glas Italia

Sherazade Spin, design Piero LIssoni, Glas Italia

Lualdi, ispirandosi alle ampie e leggere superfici mobili della casa tradizionale giapponese, propone Shoin, un sistema di ante scorrevoli e pannelli fissi in vetro, a uno o due binari, progettato per comporre pareti. Le lastre vivono all’interno di un sottile telaio in alluminio, a filo con il vetro sulla facciata esterna della composizione. Shoin consente, così, la creazione di veri e propri ambienti, luminose scatole di cristallo che definiscono, con leggerezza, spazi negli spazi.

Shoin, Lualdi

Shoin, Lualdi

Con Velaria, Rimadesio interpretata la porta scorrevole all’insegna del rigore geometrico e della poesia. Caratterizzate dal vetro rete bronzo che interpreta una trasparenza velata, queste porte scorrevoli possono diventare pareti mobili in quanto i pannelli vengono realizzati su misura con soluzioni tecniche brevettate che garantiscono la più ampia libertà progettuale.

Velaria, Rimadesio

Velaria, Rimadesio

Per Lago l’utilizzo del vetro è una costante. Ma anche una sfida e tanta ricerca: il brand, infatti, ha messo a punto un’applicazione digitale in grado di trasferire immagini su vetro che ha permesso, per la prima volta, di reinterpretare materiali naturali come il marmo su superfici di cristallo. Così, i piani della cucina 36e8 Marble XGlass uniscono le doti di resistenza alle sostanze acide, igienicità e facilità di pulizia tipiche del vetro alle emozioni della materia.

36e8 Marble XGlass, Lago

36e8 Marble XGlass, Lago

Il vetro è sempre stato la passione di Vittorio Livi, che, dopo diversi progetti imprenditoriali, fonda, nel 1973, FIAM, prima azienda a realizzare elementi d’arredo in vetro curvato. L’ultimo progetto del brand in ordine cronologico porta la firma del Marcel Wanders StudioEcho è una vetrina nata dal desiderio di creare una superficie in grado di estendersi fisicamente verso l’osservatore per coinvolgerlo e sorprenderlo. Il designer approfondisce nuove tecniche di modellazione del vetro, plasmando una superficie vetrosa composta da forme geometriche tridimensionali, triangoli, quadrati e rettangoli. Il vetro fuso, protagonista del progetto, riflette la luce che proietta una calda tonalità nello spazio abitativo, regalando un’atmosfera magica e suggestiva.

Echo, FIAM

Echo, FIAM

Tonelli design nasce negli anni ‘80 da un percorso di ricerca e sperimentazione su questo materiale e, oggi, il suo approccio al prodotto fonde tradizione e innovazione. Folio di Debonademeo Studio è una singolare libreria in cui ogni ripiano ha una inclinazione differente. La base è realizzata da un unico blocco in massello di ceppo di Grè dalla finitura sabbiata irregolare che fa da elemento poetico di contrasto con la purezza e la perfezione del vetro.

Folio, Tonelli Design

Folio, Tonelli Design

Che il proprio DNA sia scritto nel vetro, è evidente fin dal nome del brand: per Glass Design questo materiale è una scelta strategica. Oltre 200 artigiani toscani e una quindicina di vetrai muranesi appartengono alla filiera produttiva aziendale. Per l’azienda, Karim Rashid firma Lap Plus, un lavabo in stile optical: una soluzione minimale ma funzionale e, al tempo stesso, di forte impatto scenico grazie ai cerchi concentrici che si allungano ad ellissi seguendo la linea ovale del prodotto.

Lap Plus, Glass Design

Lap Plus, Glass Design - Photo by Giacomo Masoni - Less

Dopo 7 secoli a lavorare il vetro, Barovier&Toso può ben definirsi sinonimo della tradizione muranese. L’anello di congiunzione con il passato sta in un nuovo approccio alle antiche tecniche di lavorazione, rilette e impiegate per dar vita a un’estetica contemporanea. Ne è un esempio la nuova collezione di lampade da tavolo e sospensioni Padma, “loto” in sanscrito. Simbolo di eleganza, purezza e grazia, il loto è l’unico fiore che quando sboccia contiene il suo frutto con i semi sviluppati, rappresentando concettualmente un’unità tra causa ed effetto, tra l’uno e il tutto. Reinterpretando questa peculiarità, Padma è stata concepita per esprimere sintesi tra le parti, sinergia tra contrasti. La lampada è realizzata in Cristallo Veneziano soffiato a bocca, e, come il fiore a cui si ispira, è costituita da tre elementi: un diffusore esterno, realizzato con la tecnica dell’incalmo sfumato, un “frutto” racchiuso al suo interno, lavorato a coste, e un elemento finale che completa la composizione richiamando reminiscenze veneziane.

 Padma, Barovier&Toso

 

Padma, Barovier&Toso

È un sapere artigianale che si rinnova generazione dopo generazione, riuscendo a far incontrare la tradizione manifatturiera di Murano e il design contemporaneo, quello che, da quasi un secolo, Venini esprime attraverso le sue collezioni. Proprio in quest’ottica, il brand prosegue il sodalizio con Peter Marino e presenta tre nuovi modelli di lampade: Rotondo, Cilindro Parallelo. Le luci, geometriche e caratterizzate da notevoli volumi scultorei, sono realizzate con la complessa tecnica del Sommerso, creata da più strati trasparenti che racchiudono all'interno fasce in colore nero o tè. Quando viene inserito un oggetto luminoso, l'intersezione delle fasce che attraversano la trasparenza del vetro crea un affascinante gioco di luci e ombre, di pieni e vuoti.

Rotondo, Cilindro, Parallelo, Venini

 

Rotondo, Cilindro, Parallelo, Venini - Photo by Accent/barbiero srl

Teckell è un’azienda che nasce dall’esplorazione di insospettabili territori emozionali, quelli della nostra infanzia, e li trasforma in oggetti di design. Chi non ha mai giocato al calcio balilla in un bar di provincia o nell’oratorio parrocchiale? Cristallino, progettato da Adriano Design, è il risultato di una lavorazione tecnologicamente all’avanguardia effettuata dalle sapienti mani di artigiani italiani che rifiniscono in ogni dettaglio questa nuova e lussuosa edizione di un gioco tanto popolare.

Cristallino Outdoor, Teckell

Cristallino Outdoor, Teckell - Photo by Elita Studio

Il vetro, dunque: materiale nitido, semplice, radicale, che non rappresenta semplicemente un simbolo della tradizione ma dà forma a nuove esigenze, paesaggi e visionarietà. Un materiale al servizio dei progettisti. C’è chi ne indaga la matrice più poetica, chi quella più funzionale, con risultati che sono, di volta in volta, moderni, contemporanei o, talvolta, persino futuristici ma in cui, sempre, la trasparenza dei corpi e la loro leggerezza percettiva creano pura magia.

9 settembre 2020
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