Maestri del design: gli archivi da visitare una volta nella vita

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Luis Barragán, Cuadra San Cristóbal, Los Clubes, Atizapán de Zaragoza, 1966-1968 - Ph. Armando Salas Portugal. Barragan Foundation 

Da Lina Bo Bardi ad Achille Castiglioni, una guida agli archivi storici da visitare o consultare online per riaccendere l’amore per il progetto e il vivere 

Cosa rende maestro un “Maestro”? Siamo ormai assuefatti all’espressione “Grandi Maestri”, e pensiamo a queste figure adagiate su un olimpo lontano. Si tratta in realtà di donne e uomini che hanno saputo vivere la propria vita con pienezza, relazionandosi al mondo con amore attraverso il proprio lavoro, lasciandoCI una scia di bellezza e meraviglia di cui tutti possiamo ancora nutrirci. Questo è possibile anche grazie alla determinazione di chi oggi ha raccolto, tenuto insieme e preservato un tesoro fragile, fatto per lo più di fotografie, fogli, disegni, film, oltre che di edifici e oggetti. 

Non importa l’età, la professione, il grado di interesse per l’architettura o il design: tutti noi abitiamo una casa, attraversiamo una strada o ci sediamo su una sedia. In base a come ci rapportiamo con questi spazi o oggetti, stando al feng shui, possiamo attrarre o respingere flussi di abbondanza cosmica. Tanto vale imparare da alcuni dei migliori progettisti che hanno saputo unire il senso profondo della vita negli oggetti e negli spazi quotidiani, offrendoci generosamente questa sintesi.  

Potremo apprendere il senso di comunità dai progetti di Lina Bo Bardi in Brasile, la produzione di massa raffinata di Achille e Pier Giacomo Castiglioni, la visione olistica di Frank Lloyd Wright per cui una casa non poteva stare sopra una collina ma doveva essere parte di essa. Zaha Hadid ci ha offerto visioni di un futuro fluido e libero dove le divisioni non hanno senso di esistere, mentre Luis Barragán ci ha svelato la sacralità attraverso l’unione di acqua e colore.  

Il criterio di selezione ha preso in considerazione la facilità di accesso, la coesione e l’unità dei materiali raccolti in un solo luogo o ente. Per tutti gli altri ci sono molte raccolte e archivi online come quello del CCA, oppure Internet Archive, US Modernist, o ad esempio il NAMA, gli archivi nazionali di architettura moderna giapponese, così come tutti gli archivi di riviste di settore, uno fra tutti l’Archivio Domus. Ecco una guida agli archivi dei grandi maestri del design e dell'architettura: buon viaggio.  

Guida agli archivi dei grandi maestri del design e dell'architettura

 

Eames Office 

“Abbiamo iniziato cercando di comprendere il comportamento della famiglia e un vocabolario di materiali e tecniche, attraverso un approccio logico all’economia e adattato a un sistema industrializzato di produzione di massa. Abbiamo concordato che la Casa non deve avanzare richieste insistenti per se stessa, ma piuttosto aiutare come sfondo per la vita lavorativa” – Charles Eames 

Fondata nel 1941 da Charles e Ray Eames, l’Eames Office ha dato contributi significativi al mondo del design e, oggi, ottant’anni dopo, comunica, preserva ed estende questo lascito. Dopo il matrimonio nel giugno 1941, Charles e Ray si trasferirono in California senza lavoro o prospettive concrete. Arrivati a Los Angeles, fecero rapidamente amicizie e iniziarono la loro carriera con Richard Neutra. Oggi, l’Eames Office continua a promuovere e costruire su questa eredità, curando mostre e lavorando con la Eames Foundation per preservare la Eames House. 

Dove: Diverse sedi tra cui la Eames House & Foundation, 203 Chautauqua Boulevard, Pacific Palisades, California. 

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The Eames House - Ph. The Eames Foundation 

“Se vuoi essere felice per un'ora, ubriacati. Se vuoi essere felice per tre giorni, sposati. Se vuoi essere felice per una settimana, uccidi un maiale e dai un banchetto. Se vuoi essere felice per tutta la vita, fatti un giardino” – Carlo Scarpa 

Tra il 1958 e il 1974 il Museo di Castelvecchio è stato magistralmente restaurato e allestito da Carlo Scarpa, uno dei più importanti architetti e designer del XX secolo. Aperto al pubblico, è possibile visitarlo e accedere all’Archivio Carlo Scarpa presente al suo interno: include testimonianze fotografiche storiche e rilievi tecnici del museo, a cui si sono aggiunti preziosi documenti grafici legati al museo e all’architetto. Il percorso museale comprende circa trenta sale con opere d’arte e oggetti storici e la raccolta di tutti i materiali documentari relativi al restauro e allestimento del Museo di Castelvecchio, compresi tra il 1958 e il 1974. 

Dove: Museo di Castelvecchio, Corso Castelvecchio 2, Verona. 

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                           Carlo Scarpa, Restauro di Castelvecchio, 1958-1974 - Ph. Archivio Carlo Scarpa/Museo di Castelvecchio

“... Non ho mai trascurato il surrealismo del popolo brasiliano, le sue invenzioni, il suo piacere di riunirsi, ballare, cantare. Per questo ho dedicato il mio lavoro di Pompéia ai giovani, ai bambini e alla terza età: tutti insieme” – Lina Bo Bardi 

L’archivio di Lina Bo e Pietro Maria Bardi testimonia decenni di dedizione alla cultura, architettura, design e arti, rivelando un interesse genuino per la cultura brasiliana e una fase storica del XX secolo. Ospitato nella Casa de Vidro a San Paolo, che un tempo fu la loro casa oggi diventata museo, è suddiviso tra Fondo Lina Bo Bardi e Fondo P. M. Bardi. Include disegni, documenti, testi, fotografie, film, appunti, modelli, opere d’arte, oltre 15.000 fotografie e oggetti popolari brasiliani. Accessibile solo con prenotazione, l’archivio possiede anche una biblioteca con libri su arte, architettura, politica, filosofia e altre discipline. Molti lavori sono stati resi accessibili anche online. 

Dove: Rua General Almério de Moura, 200, Morumbi, São Paulo. 

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Lina Bo Bardi davanti a un espositore in vetro durante la costruzione del MASP, 1967 - Ph. Lew Parrella Instituto Bardi – Casa de Vidro

“L’esperienza non dà certezza né sicurezza, ma anzi aumenta la possibilità di errore. Direi che è meglio ricominciare ogni volta da capo con umiltà perché l’esperienza non rischi di tramutarsi in furbizia” – Achille Castiglioni 

Nel 2011, gli eredi di Achille Castiglioni hanno firmato un accordo con la Triennale di Milano per aprire al pubblico lo Studio Museo Achille Castiglioni e mantenere il suo archivio. Visto il successo – i visitatori ad oggi 2024 sono 89.000 – la famiglia ha creato la Fondazione Achille Castiglioni nel 2014 “per catalogare, ordinare, archiviare, digitalizzare i progetti, i disegni, le foto, i modelli, i film, le conferenze, gli oggetti, i libri, le riviste, insomma tutto il mondo dentro il quale Achille ha lavorato durante più di 60 anni di attività, prima con il fratello Pier Giacomo, poi dal 1968, da solo”, come si legge sul sito della Fondazione. Lo studio, situato proprio di fronte al Castello Sforzesco di Milano, è un vero gioiello e visitabile quasi tutti i giorni con visite guidate. La Fondazione  Achille Castiglioni ogni anno promuove attraverso mostre temporanee il metodo progettuale di Castiglioni.

Dove: Piazza Castello, 27, Milano. 

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Achille Castiglioni con Pier Giacomo Castiglioni, Light Ball, lampada da tavolo, da soffitto, da parete, 1965 - Ph. Fondazione Achille Castiglioni

“Anche gli edifici sono figli della Terra e del Sole” – Frank Lloyd Wright 

Fondata nel 1974 e situata a Chicago, l’organizzazione Frank Lloyd Wright Trust si è evoluta nel corso di cinque decenni, facendo conoscere il lascito del grande architetto americano attraverso visite, workshop e formazione continua. La Frank Lloyd Wright Foundation è invece localizzata a Taliesin, la casa di Wright nel Wisconsin, e Taliesin West, la casa-laboratorio dell’architetto situata in Arizona e landmark nazionale. Entrambi questi enti guidano i visitatori attraverso i centinai progetti costruiti e non di uno degli architetti più influenti di sempre.

Dove: The Rookery, 209 S. LaSalle Street, Suite 118, Chicago / Frank Lloyd Wright Foundation, 12621 N. Frank Lloyd Wright Blvd., Scottsdale, Arizona / Taliesin, 5607 County Road C, Spring Green, Wisconsin. 

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Taliesin West - Ph. Frank Lloyd Wright Foundation, Andrew Pielage

“Intendo l’architettura in senso positivo, come una creazione inscindibile dalla vita civile e dalla società in cui si manifesta; essa è per sua natura collettiva” – Aldo Rossi, L’Architettura della Città 

L’archivio di Aldo Rossi, composto negli anni dall’architetto, raccoglie cronologicamente documentazione di ogni progetto architettonico, dai bandi ai disegni, dai modelli alle fotografie. La Fondazione Aldo Rossi, creata nel 2005 dagli eredi, ha l’obiettivo di catalogare e conservare questo patrimonio, includendo opere, disegni, scritti e fotografie. Sotto la direzione di Germano Celant, la Fondazione riunisce materiali editi e inediti e collabora con istituzioni internazionali e produttori di design per promuovere e divulgare l’opera di Rossi.

Dove: Fondazione Aldo Rossi, viale Ungheria 24, Milano. 

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Teatro Carlo Felice con Ignazio Gardella, Fabio Reinhart e Angelo Sibilla, Genova, 1983-1989 - Ph. Fondazione Aldo Rossi

“Penso che lo spazio ideale debba contenere elementi di magia, serenità, stregoneria e mistero” – Luis Barragán

Fondata nel 1996 a Birsfelden, Svizzera, la Barragan Foundation è un’istituzione senza scopo di lucro dedicata alla conservazione e allo studio dell’Archivio Barragán e delle fotografie di Armando Salas Portugal. L’archivio, venduto nel 1995 dopo la chiusura dello studio dell’architetto, contiene schizzi, disegni, modelli, fotografie e riviste, oltre a oggetti personali e mobili. Nel 1997, la Fondazione ha acquisito negativi e stampe di Salas Portugal, fotografo collaboratore di Barragán, il cui approccio architettonico combina Modernismo e tradizione messicana. 

Dove: Kluenenfeldstrasse 20, CH-4127 Birsfelden, Svizzera. 

 

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Luis Barragán, Carmen Orozco House, Guadalajara, 1934 - Ph. Barragan Foundation

“Non esistono oggetti brutti, basta esporli bene” – Franco Albini 

La Fondazione Franco Albini, istituita a Milano 30 anni dopo la morte dell’architetto, promuove il suo approccio metodologico e i suoi valori. Riconosciuta come Patrimonio storico nazionale, la Fondazione valorizza l’opera di Albini, esplorandone gli aspetti attuali. Dispone di un’ampia collezione d’archivio con circa 22.000 disegni, oltre 6.000 foto storiche, 2.500 diapositive e vari altri materiali. Albini (1905-1977) era un architetto visionario che ha ridefinito l’architettura moderna, credendo fermamente nel ruolo sociale della professione. 

Dove: Via Telesio, 13, Milano. 

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Franco Albini con Ezio Segrelli, Poltrona Gala, produzione Bonacina, 1951 - Ph. Fondazione Franco Albini      

“L’ambizione finale era quella di creare uno spazio fluido, in tutti i sensi, tra l’interno e l’esterno, e non ci sono confini per le persone che si spostano da uno spazio all’altro” – Zaha Hadid 

La Zaha Hadid Foundation (ZHF) è stata fondata nel 2013 dalla celebre architetta irachena ed è divenuta pienamente operativa nel 2022. La Fondazione si dedica alla conservazione, studio ed esposizione delle opere di Zaha, nonché alla promozione della ricerca, dell’apprendimento e della comprensione dell’architettura contemporanea e delle arti correlate. Dopo la morte di Hadid nel 2016, la Fondazione ha nominato il Professor Paul Greenhalgh come Direttore inaugurale nel 2021 e ha formato un team di specialisti. Con sede a Londra, gestisce una collezione di circa 15.000 opere e organizza mostre, eventi pubblici, pubblicazioni e borse di studio per supportare la ricerca. 

Dove: 10 Bowling Green Lane, Londra. 

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Zaha Hadid Architects, London 2066, Vogue Magazine, London, UK, 1991, Acrylic on black cartridge paper - Ph. Zaha Hadid Foundation 

“Non è il cemento, non è il legno, non è la pietra, non è l’acciaio, non è il vetro l’elemento più resistente. Il materiale più resistente nell’edilizia è l’arte” – Gio Ponti 

L’archivio di Gio Ponti ha sede nello studio di Gio Ponti a Milano e funge da banca dati basata su materiali fotografici dello studio, riordinati dalla figlia Lisa e ampliati da Salvatore Licitra dal 1996. L’archivio amministra e accresce i dati su Gio Ponti, integrando informazioni di varia natura per documentare la sua figura e il suo lavoro in architettura, design, comunicazione e arte. L’obiettivo è creare un quadro completo dell’attività del maestro tra il 1920 e il 1970, un periodo fertile per l’arte e il design in Italia anche grazie all’opera di Ponti.

Dove: via Dezzo 49, Milano. 

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                                               Gio Ponti - Ph.  Gio Ponti Archives  

“La casa dovrebbe essere lo scrigno della vita” – Le Corbusier 

La Fondation Le Corbusier, che ha ereditato tutti i beni dell’architetto, possiede una vasta collezione di suoi disegni (8.000), studi e progetti originali (35.000), oltre a 400.000 documenti d’archivio, 15.000 fotografie e numerose opere plastiche: dipinti, sculture, incisioni, smalti e arazzi. La Fondazione possiede anche quattro edifici: l’appartamento-studio di Le Corbusier a Parigi, la piccola casa sul Lago di Ginevra a Corseaux, Svizzera, e le case La Roche e Jeanneret (sede della Fondazione). Creata nel 1968, la Fondazione dedica tutte le sue risorse alla conservazione, conoscenza e diffusione dell’opera di Le Corbusier. 

Dove: diverse sedi da consultare sul sito. Il centro di ricerca è situato, su appuntamento, nella Maison Jeanneret, 8 square du Docteur Blanche, Parigi. 

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Le Corbusier, Maison Dom-Ino, sans lieu - Ph. FLC/ADAGP 

“L’idea di un architetto non è mai solo formale. Deve essere al tempo stesso sociale, scientifica e poetica” – Renzo Piano 

In Giappone, secondo la tradizione shintoista, ogni 20 anni il tempio di Ise viene demolito e ricostruito identicamente per tramandare le abilità costruttive. Tre generazioni collaborano: i sessantenni insegnano, i quarantenni costruiscono e i ventenni osservano. Partecipando a una di queste cerimonie nel 1996, Renzo Piano ha deciso di trasmettere la sua esperienza ai giovani. Così, nel 2004, ha fondato la Renzo Piano Foundation, un’istituzione senza scopo di lucro dedicata alla promozione dell’architettura. Le attività della Fondazione si concentrano su conservazione e valorizzazione degli archivi, formazione dei giovani e diffusione dell’architettura come tecnica e arte del costruire.

Dove: Via P.P. Rubens 30/A, Genova. 

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Renzo Piano Building Workshop, Intesa Sanpaolo office building, Turin, 2015 - Ph. Fondazione Renzo Piano 
 

“L’obiettivo finale dell’architetto... è creare un paradiso. Ogni casa, ogni prodotto dell’architettura... dovrebbe essere il frutto del nostro sforzo di costruire un paradiso terrestre per le persone” – Alvar Aalto 

La Fondazione Alvar Aalto preserva l’eredità del celeberrimo architetto e designer finlandese, e promuove la conoscenza del suo lavoro. Le sedi a Helsinki e Jyväskylä sono punti di incontro per gli appassionati di architettura e design. Il Museo Alvar Aalto, parte del Centro museale Aalto2 a Jyväskylä, offre visite guidate alla Casa Aalto, allo Studio Aalto e alla Casa sperimentale Muuratsalo. La Fondazione supervisiona l’Accademia Alvar Aalto e il Dipartimento del Patrimonio Architettonico, promuovendo formazione, ricerca ed eventi. Le collezioni del museo costituiscono la base per mostre e pubblicazioni. 

Dove: svariate sedi tra cui l’Alvar Aalto Museum, Alvar Aallon katu 7, FI-40600 Jyväskylä (Finlandia). 

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Alvar Aalto - Ph. Alvar Aalto Museum

Archivio Gae Aulenti

“Io penso all’architettura come possibilità tecnica di filtrare la luce, di attenuarla.”

Fondato nel 2012 dai suoi eredi, l’Archivio Gae Aulenti raccoglie oltre 700 progetti dell’architetta, tra cui architettura, urbanistica, design, allestimenti museali e scenografie. La sede è nella sua casa-studio a Brera, progettata da Aulenti negli anni ‘70. I materiali conservati includono disegni, video, fotografie e documenti che testimoniano il vasto contributo di Aulenti e riflettono il suo approccio interdisciplinare tra arte, architettura e design. Nata nel 1927 a Palazzolo dello Stella, Udine, Gae Aulenti si forma tra Firenze e Torino durante la guerra. Trasferitasi a Milano, si laurea al Politecnico nel 1953 e sviluppa la sua carriera in architettura, interior e industrial design, e scenografia dopo un’esperienza nella redazione di Casabella-Continuità diretta da Ernesto Rogers. Tra i suoi lavori ricordiamo il Museo d’Orsay a Parigi, il Museo Nazionale d’Arte Catalana a Barcellona, la ristrutturazione di Palazzo Grassi a Venezia, la lampada Pipistrello per Martinelli Luce e il Tavolo con Ruote per FontanaArte. 

Dove: Via Fiori Oscuri 3, Milano.

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Gae Aulenti, Parigi, Musée d'Orsay - Ph. Wikimedia Commons

Archivio Vico Magistretti

"Il design è un processo concettuale che può essere comunicato per telefono".
 
Nata nel 2010, la Fondazione studio museo Vico Magistretti conserva l'archivio storico del celebre architetto e designer milanese. La sede è lo studio di Milano, dove Magistretti lavorò per tutta la vita. L'archivio documenta la sua attività dal 1946 al 2006 e comprende schizzi, disegni tecnici, fotografie e corrispondenza. Dichiarato di particolare valore storico dalla Sovrintendenza Archivistica della Lombardia, l'archivio riflette il suo metodo di lavoro e le collaborazioni con aziende che partecipano alla Fondazione.  
 
Dove: online e in via Vincenzo Bellini, 1, Milano
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Nathalie, Flou, 1978, Archivio Vico Magistretti

9 settembre 2024
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