Architettura felice, si può fare!
Il numero tardo estivo di Platform ha l’obiettivo di raccontare la felicità nel progetto. Partendo dall’eccentrico mondo di Elena Salmistraro fino ad arrivare a una serie di lavori di architettura, design e decorazione d’interni in cui i progettisti non hanno avuto paura di osare.
Nell’editoriale di Platform Luca Molinari racconta come il sentimento della Felicità sia strettamente connesso al progetto. Difficilmente descriveremmo un’architettura felice, ma ogni volta che percorriamo uno spazio che è ben progettato, questo suscita in noi sensazioni, anche di benessere, magari inconsapevolmente. Proprio da questo ragionamento, il numero della tarda estate di Platform viene dedicato per intero alla felicità, senza dimenticare il ritorno del Salone del Mobile.Milano con l’evento “supersalone”. Per celebrare tutto questo è stata invitata la designer Elena Salmistraro, con il suo eccentrico e originale universo progettuale, a cui si accompagna una sequenza di lavori che spaziano dall’architettura alla decorazione d’interni. Tra gli altri troviamo la Luma Art Tower di Gehry Partners, la Fondazione Pinault di Tadao Ando a Parigi, ma anche i progetti di Open Architecture, Parisotto + Formenton Architetti, Fala Aterlier, Italo Rota e per gli interni Valeria Aretusi, NOA* (Network of Architecture), Luca Galofaro, per citarne alcuni. Un numero che vuole diventare “la ricetta per la felicità in architettura”.
Crediti
Video: Michele Foti
Testo originale: Luca Molinari
Magazine: Platform
Editore: Publicomm srl
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