Milano-Cortina 2026: come sarà il progetto del Villaggio Olimpico
In occasione della tappa di Chicago di Road to Salone 2024, ne abbiamo parlato con Qiyao Li, Associate Principal di Skidmore, Owings & Merrill LLP (SOM), lo studio di ingegneria, architettura e pianificazione urbanistica che ha firmato il progetto
In occasione della tappa a Chicago di Road to Salone 2024, tenutasi presso White City Ball Room dello storico edificio CAC Chicago Athletic Club, abbiamo raggiunto lo special guest della giornata: Qiyao Li, Associate Principal del celebre studio di ingegneria, architettura e pianificazione urbanistica Skidmore, Owings & Merrill LLP (SOM). L’intervento dell’architetta si è concentrato sul tema della sostenibilità e della rigenerazione urbana in relazione al progetto per il Villaggio per le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali Milano Cortina 2026. Un’opera ambiziosa che lascerà il segno nella città meneghina, contribuendo allo sviluppo dello scalo ferroviario di Porta Romana a Milano.
Progettare il complesso residenziale per i migliori atleti al mondo è stata una sfida stimolante. Allo stesso tempo abbiamo prestato grande attenzione a come questi edifici continueranno a servire Milano molto tempo dopo la conclusione dei Giochi olimpici, come residenze per studenti e alloggi per la comunità. Con palestre e sale fitness, impianti sportivi all’aperto e scale esterne che collegano terrazze-giardino, abbiamo progettato questi edifici per incoraggiare uno stile di vita attivo e offrire l’opportunità di trascorrere del tempo all’aria aperta.
Il Villaggio olimpico fa parte di un progetto di trasformazione con l’intento di riconnettere una parte della città a lungo divisa dagli scali ferroviari di Porta Romana. La Fondazione Prada, inaugurata nel 2015, ha costituito un’ancora culturale per questo quartiere emergente e la riqualificazione degli scali ferroviari unirà finalmente le aree abitate adiacenti con nuovi parchi e spazi aperti. Situato nel cuore di questo nuovo quartiere, il Villaggio olimpico conserva e ripristina due edifici industriali esistenti, introducendo una serie di strutture lineari che riecheggiano, nella forma, nei materiali e a misura d’uomo, l’architettura storica della zona circostante. Con elementi di design che evocano il patrimonio industriale della città e la sua classica architettura razionalista, questi edifici sono interconnessi con cortili e vicoli ombreggiati che incoraggiano residenti e visitatori a vagare e trascorrere del tempo all’aria aperta.
Abbiamo considerato la sostenibilità in ogni fase del progetto, dalla progettazione del sito e del paesaggio, alla selezione dei materiali, al processo di costruzione. In particolare, i nuovi edifici residenziali sono progettati con pannelli per facciata prefabbricati, che accelerano il processo di costruzione e riducono gli sprechi. I pannelli sono fabbricati con substrato di legname Mass Timber che riduce l’impatto carbonico della costruzione.
Abbiamo preso in considerazione anche i sistemi energetici e idrici. I nuovi edifici sono sormontati da una serie di pannelli fotovoltaici che genereranno energia per il nuovo sviluppo. Sono collegati a un circuito di scambio dell’acqua che serve il più ampio piano generale di Porta Romana. Gli edifici sono progettati per fornire ombra e sono circondati da spazi verdi che contengono superfici porose per catturare l’acqua piovana, tutte misure che contribuiscono alla resilienza ecologica in un clima che cambia.
Ci siamo sforzati di creare un’impressione di semplicità e chiarezza, qualità che ammiriamo nelle classiche abitazioni moderniste di Milano. Per la facciata dell’edificio, abbiamo utilizzato una finitura a stucco per ottenere una texture delicata e sfumature di luce e ombra. Lo stucco viene applicato direttamente sul compensato, un metodo che riduce notevolmente la quantità di materiale e gli sprechi. Altre selezioni di materiali includono pietra di provenienza locale e cemento a vista, ottenendo ancora una volta un’economia di materiali e finiture, mentre si richiama il retaggio industriale del quartiere.
Uno degli aspetti più entusiasmanti di questo progetto è l’opportunità di creare uno sviluppo edilizio che serva non solo durante le Olimpiadi, ma che diventi anche un’eredità duratura del patrimonio della città. Abbiamo immaginato una conversione a spreco zero da residenze degli atleti ad alloggi per studenti. Entro pochi mesi dalla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi, gli studenti inizieranno a trasferirsi per il semestre autunnale del 2026. Abbiamo progettato gli spazi pubblici circostanti con la flessibilità necessaria per ospitare vari usi a disposizione della comunità. Olympic Village Plaza diventerà una piazza di quartiere, con negozi, bar, ristoranti e caffè pianificati a livello della strada, insieme a spazi all’aperto per mercati ortofrutticoli e altri eventi.