Nuove tecnologie e luce vanno a braccetto quest’anno all’edizione numero 32 di Euroluce, la biennale dedicata all’illuminazione che accende l’edizione 2025 del Salone del Mobile.Milano
Raccontando Villa Héritage, il design diventa esperienza sensoriale e umana

Pierre-Yves Rochon, Villa Héritage, Salone del Mobile.Milano 2025 - Ph. Monica Spezia
Un viaggio attraverso l’installazione firmata da Pierre-Yves Rochon per il Salone 2025, tra materiali e tessuti preziosi inseriti in atmosfere sospese nel tempo che creano un’estetica vibrante e avvolgente
Tra le meraviglie di questa edizione del Salone del Mobile l’installazione site-specific Villa Héritage, progettata dallo studio Pierre-Yves Rochon situata nei padiglioni 13 e 15. All'interno del percorso A Luxury Way, offre una rivisitazione del concetto di design inteso in questo caso come esperienza sensoriale e umana allo stesso tempo. Un rifugio nel cuore del Salone, una scenografia multisensoriale di luce, colori, volumi e materiali dove ogni ambiente stabilisce un dialogo tra architettura, arti e materiali.
La pianta quadrata ci guida attraverso spazi scenografici ognuno caratterizzato da una propria anima. L’ingresso della Villa pone al centro una scultura Femminile contemporanea sottolineando la centralità della figura umana negli spazi costruiti. Un racconto evocativo che parte dal Salone Rosso caratterizzato da un arredo contemporaneo che dialoga con i pezzi museali, richiamando l’intensità drammatica dei teatri d’opera. Poltrone in legno massello della Collezione Zanaboni rivestite in tessuti damascati con passamaneria realizzata a mano, esaltano materiali pregiati e tecniche artigianali tramandate nel tempo mentre un differente stile è incarnato dalla poltrona rossa di Minotti. Il sontuoso Lampadario Napoleon con decorazioni in oro 24 carati iDogi incarna il concetto di bellezza eterna e riempie la sala. Due Comò Monzio Compagnoni in stile neoclassico presentano raffinati intarsi in palissandro, frassino, acero e legni da frutto. Ad arricchire la sala pezzi di argenteria Argenteria Schiavon e un abito de La Traviata, concepito da Luchino Visconti e indossato da Maria Callas, e i tessuti firmati Luigi Bevilacqua del XVIII secolo esaltano il savoir-faire veneziano.
Dalla teatralità del rosso si procede entrando nella Biblioteca dai toni prugna dove l’attenzione si concentra sulla trasmissione dei saperi e dei gesti. Dominano la scena due Librerie modulari in legno massello di ciliegio di Annibale Colombo. I Pannelli delle ante e dei cassetti sono una combinazione di ebano di Macassar e pelle di coccodrillo. Troviamo inoltre lampade da tavolo Ghidini 1961, vasi trasparenti I Biagi, una statua iconica in legno raffigurante un levriero di Roberto Giovannini, la scrivania in legno Capelletti ed un set di Backgammon Pinetti un must tra i giochi da tavolo in legno di noce canaletto. Un lampadario in stile Impero di Moscatelli con finitura in oro 24 carati con patina antica e accenti in bronzo dipinti a mano, espressione di una qualità artigianale unica, illumina e arricchisce l’ambiente trasformandolo in uno spazio affascinante e inimitabile. Nella sala un abito, oggi riprodotto dagli allievi dell’Accademia del Teatro alla Scala disegnato da Lila De Nobili e indossato da Maria Callas nella Traviata diretta da Luchino Visconti che diventa veicolo di memoria quanto di conoscenza.
Dalla sala del sapere l’itinerario continua nella stanza dove domina il verde, ispirata alle magnifiche serre del XIX secolo e omaggio ai paesaggi italiani. Il Giardino d’inverno trasforma lo spazio in luogo di connessione profonda tra architettura e natura. I tappeti dal design classico con motivi eleganti e tradizionali ispirati al XX secolo sono Golran. I divani classici, rivestiti con tessuti dai motivi contemporanei, rappresentano il dialogo tra tradizione e creazione moderna. Bicchieri dalle tonalità pastello Vetrerie di Empoli e posate Ercuis & Raynaud. Al centro della scena un lampadario in vetro di Murano Barovier&Toso narra di mondi vegetali, maestoso nella sua ricchezza. Fiori multicolori in pasta di vetro, una moltitudine di decorazioni e la purezza del cristallo rendono il modello 4607 un lampadario destinato ai più grandi palazzi sul Canal Grande.
Nella sala del Bagno una composizione di riflessi, materia e simbolismo e una parete di specchi firmata Arte Veneziana frammenta la percezione modulando la luce. Una vasca da bagno ispirata agli anni 30 Devon&Devon è inserita in un equilibro tra funzionalità e scultura, ai lati della quale ci sono due lampade in vetro Saint-Louis Crystal, asciugamani di Lino Biancoperla mentre THG cura la rubinetteria della vasca e del lavabo vicino al quale c’è una poltrona con struttura in multistrato di betulla e poliuretano espanso di Oniro Group. La Lampada a sospensione Barovier&Toso ispirata ai fiori e alla natura, caratterizzata da un design delicato a forma di corolla, dona un raffinato effetto ricamato. Al centro della stanza un tavolo in vetro trasparente di Gallotti&Radice.
Il colore bianco protagonista nella Camera da letto è architettura invisibile che plasma lo spazio e gli oggetti che lo vivono, diventando un elemento celebrativo e dialogando con pezzi di epoche diverse. Al cento della scena un magnifico letto di Pozzoli con struttura baldacchino in stile Luigi XVI e la collezione di biancheria da letto è Beltrami. Un lampadario di Villari celebra l'arte della porcellana con il lampadario Luigi XIV, un pezzo ispirato alla grandezza barocca. Realizzato in porcellana di Capodimonte, la straordinaria creazione a 36 luci con dettagli scolpiti a mano incarna la raffinatezza e la tradizione artigianale italiana. Un divano Casamilano con una silhouette raffinata e avvolgente realizzato con una struttura in legno massiccio di pino offre un comfort eccezionale. Alle finestre, il Lido di Venezia si anima attraverso le immagini di Morte a Venezia di Luchino Visconti. Mentre L’Adagio di Mahler circonda l’ambiente.
Un’estetica che muta attraverso il dialogo tra mondi diversi, che ricorda il mare, il movimento e che porta con sé le influenze di terre lontane quali l’Asia e l’India, reinterpretate nei secoli nel mobilio e nelle arti decorative europee. Il colore blu è protagonista della Sala da pranzo. Domina la scena la presenza della credenza laccata di Salda con profili dorati. Un incontro armonioso tra estetica e funzionalità, dove le linee pulite e una struttura solida evocano un senso di eleganza. Perfetta per spazi raffinati combina la profondità della laccatura nera con la luminosità dei profili dorati, creando un contrasto. Le porcellane di Delft, sono Vista Alegre, i tovaglioli in puro lino Rivolta Carmignani si distinguono per le combinazioni di colori freschi e raffinati, i vasi in vetro soffiato Venini e due grandi portavasi in mogano Jansen. Al centro della sala un enorme tavolo in legno di Medea 1905. Sulla parete un Arazzo fiammingo della fine del XVII secolo Illulian raffigura una caccia alla volpe tra una vegetazione rigogliosa. La vivace palette cromatica amplifica il senso barocco di abbondanza. Tra i nomi che hanno contribuito a curare i dettagli di questo meraviglioso percorso sensoriale non dimentichiamo Loris Zanca, e l'Opificio.
Come una pausa di respir infine a Villa Héritage si apre il Salone della Musica, un luogo in cui architettura, suono e materia entrano in contatto. Le tonalità brune della sala donano un’atmosfera ovattata. A caratterizzare il soffitto, l’imponente cupola del Pantheon di Roma, immortalata dall’obiettivo di Massimo Listri. La consolle Dorico Francesco Molon è l’espressione del bilanciamento tra spessori di legno e inserti metallici decisi e geometrici. La musica si fa oggetto attraverso un’arpa di Bellotti Ezio, che rappresenta la tradizione, e un pianoforte Alpange che grazie a un processo digitale all'avanguardia raggiunge la purezza, l'equilibrio e la ricchezza armonica di un pianoforte a coda. Il suono risultante è immersivo, profondo e provocante dal punto di vista emotivo, in linea con la filosofia di Villa Héritage, dove il passato e il futuro si incontrano in un dialogo continuo diventando simbolo di un’arte in evoluzione, dove la musica non diventa solo ascolto, ma vibrazione, una forte esperienza che prende vita nell’ambiente che la circonda.
Con la generosa partecipazione di: Alpange, Bianco Bianchi, Ceramiche Ceccarelli, Dedar, Galleria Frilli, Tessitoria Luigi Bevilacqua, Mario Consolo, Massimo Listri Fotografo, Papier de Paris, Rubelli, Sahrai, Samuel&Sons, Tassinari & Chatel Lelievre, Accademia Teatro alla Scala e Teatro alla Scala.