Una conversazione con Anna Roscio, executive director Sales&Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, partner dell’edizione 2025 del Salone del Mobile.Milano
Salone 2025: intervista doppia con Maria Porro e Carlo Urbinati

The Euroluce International Lighting Forum. Da sinistra: Monica Maggioni, moderatrice della conferenza stampa, Piccolo Teatro Strehler; Maria Porro, Presidente Salone del Mobile.Milano; Carlo Urbinati, Presidente Assoluce di FederlegnoArredo
Una conversazione con la Presidente del Salone del Mobile.Milano e il Presidente Assoluce di FederlegnoArredo in vista di The Euroluce International Lighting Forum: il 10 e l’11 aprile due giorni per raccontare il design della luce
Tra le tante novità della nuova edizione del Salone del Mobile.Milano presentate quest’anno spicca la prima edizione di The Euroluce International Lighting Forum il 10 e l’11 aprile all’Arena The Forest of Space. Un progetto diretto da Annalisa Rosso, editorial director e cultural events advisor del Salone del Mobile.Milano, in collaborazione con APIL. Dopo il successo dell’edizione 2023 The City of Lights – della Biennale Euroluce, la due giorni vuole raccontare il design della luce in modo multidisciplinare. Ad animare l’Arena The Forest of Space firmata dall’architetto giapponese Sou Fujimoto, oltre venti relatori internazionali tra lighting designer, architetti, artisti, scenografi, scienziati, antropologi, astronomi e psicologi. Un confronto a due voci fra la presidente Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano, e Carlo Urbinati, Presidente Assoluce di FederlegnoArredo, svela cosa ci aspetta.

Maria Porro, Presidente Salone del Mobile.Milano - Ph Guido Stazzoni
Maria Porro: Volevamo avere due giornate dedicate alla progettazione della luce, tema che interessa non solo i professionisti, ma anche architetti, interior designer, costruttori. L'ambizione è quella di affrontarlo attraverso tutte le sue sfaccettature, dando voce a quei professionisti che dai loro rispettivi punti di vista possono dare un contributo evolutivo al settore. Tutto nasce da un dialogo con l'Associazione, con il Presidente di Assoluce di FederlegnoArredo Carlo Urbinati e con le aziende che ne fanno parte, ed è un dialogo che abbiamo iniziato ormai quattro anni fa, anche di coprogettazione, insieme a un'eccellente curatrice capoprogetto, Annalisa Rosso, e poi al coinvolgimento di Apil, l'associazione dei lighting designers italiani, all'Associazione internazionale del Design.
Carlo Urbinati: Abbiamo capito che l'importante era non solo riorientare Euroluce come una costola del Salone sotto l'ombrello design, ma era anche strategico rifare emergere la specificità del concetto di luce. Abbiamo poi voluto pensare a quelle specializzazioni progettuali come i lighting designer e i professionisti interessati a un discorso più globale. Dopo l'edizione del 2023 volevamo di più: attirare le persone coinvolte nel mondo della luce. Ci siamo dati come missione quella di far diventare questa opportunità un'occasione per scambiare contributi originali e far crescere la coscienza intorno a un tema così fondamentale.
MP: La luce definisce e influisce sulla qualità dei luoghi, ma è legata anche al risparmio energetico, alla sostenibilità, all’innovazione tecnologica. Ha un effetto sui budget, sul mantenimento degli edifici e riguarda la costruzione dei sistemi integrati nelle architetture. Riguarda ovviamente la bellezza, la ricerca estetica legata a come viviamo questi luoghi. Robert Wilson, che sarà uno degli ospiti del Salone e con cui ho avuto l’onore di conversare a New York, farà un progetto prezioso sull'anima delle cose, ma che ha anche un significato pratico fondamentale per musei nazionali e internazionali.
CU: Vitale. Anche per questo, per parlarne in modo assoluto, abbiamo deciso di invitare un artista e un maestro come Robert Wilson che al Museo Pietà Rondanini al Castello Sforzesco, il 6 aprile, in un ponte ideale con Milano Art Week, dialogherà con il non finito dell’ultimo capolavoro di Michelangelo, su musiche di Arvo Pärt in collaborazione con Comune Milano. Per noi, gente della luce, cominciare da lì è un sogno.

Carlo Urbinati, Presidente Assoluce di FederlegnoArredo
MP: Designer, architetti, lighting designer, anche di teatro, che quindi si occupano della luce in relazione con il tempo, che è un elemento molto interessante. Avremo neurobiologi scienziati, grandi player dell'edilizia, in un dialogo costante. Anche perché le più grandi innovazioni nella progettazione della luce e dei corpi illuminanti, delle lampade o dei sistemi complessi, nascono spesso da intuizioni che vengono da mondi diversi.
CU: Il programma è ricco anche di persone variegate e diverse: dall’antropologo al biologo, passando per l’artista. Esprimiamo la volontà e il desiderio di parlare di luce come concetto, anche in maniera provocatoria, magari smuovendo un po' le persone che tutti i giorni lavorano e parlano di luce: con il Forum vogliamo fare sintesi e provare a creare pensiero.
MP: Il Salone come produttore di contenuti cerca di dare il suo contributo a questa continua ricerca ed evoluzione, Euroluce porta sguardi non scontati, che possano aprire porte e nuove prospettive sia per i progettisti, ma anche per le imprese e le aziende.
CU: L’aspetto distintivo dell'organizzazione è che si tratta di una manifestazione fieristica in cui ci sono, nello stesso luogo, domande e offerte. C'è la possibilità che si incontrino persone del proprio settore che non si vedono o con cui non si ha un contatto costante: in questa occasione gli scambi succedono solo perché avvengono fisicamente nello stesso luogo. Essere insieme, nello stesso posto, è un moltiplicatore di benefici.
MP: L'obiettivo è la soddisfazione dei partecipanti, degli espositori, i quali misurano la loro soddisfazione in base alla qualità e alla quantità dei contatti che riescono a stringere e all’appagamento del visitatore alla ricerca di soluzioni innovative. Il più grande successo per il Salone e per le aziende è farsi scoprire da chi ancora non li conosce.
CU: Personalmente credo che non lavoriamo per i numeri, ma lavoriamo per fare il meglio. I numeri si devono comportare, servono, sono un mezzo, non un fine. Spero soprattutto che il Forum, e il Salone, siano un'esperienza, non solo uno scambio.