Dalla riflessione sull’umano alla materia come significato: la nuova campagna di comunicazione del Salone esplora l’origine fisica e simbolica del progettare, un racconto visivo composto da prospettive differenti, unite da un’idea comune di trasformazione e genesi
Photo by Gaby Gerster
Dal Salone Satellite alle aziende di design internazionali. Uno dei progettisti più interessanti della sua generazione racconta la sua storia e i suoi ideali.
Come designer ho sviluppato molto presto il mio linguaggio e il mio approccio al design. La mia idea è creare prodotti che diventino compagni di vita. Non sono interessato a prodotti di tendenza o commerciali. Penso che oggigiorno dobbiamo considerare il materiale e il modo di produzione con attenzione per essere sostenibili e agire in modo responsabile. Credo in prodotti che combinano artigianalità e tecnologia, cultura e visione.
Sono sempre alla ricerca di partner solidi con una visione mirata a creare qualcosa di unico e forte insieme. È anche importante chi sta seguendo un percorso di sviluppo più scomodo per ottenere qualcosa degno di nota.
Penso a un mobile come la mia sedia 118 per il marchio tedesco Thonet. Su un lato ci sono elementi prodotti con la curvatura a vapore. È una tecnica molto antica, ma con una certa qualità e carattere. Dall'altra parte ci sono parti fresate CNC, perché diventano più precise e anche economicamente convenienti. Quindi sono sempre alla ricerca del giusto equilibrio per ottenere il meglio.
Lavorare con artigiani in tutto il mondo è molto stimolante e interessante. Imparo molto solo visitandoli e osservandoli nei laboratori di Venezia, Colombia o Taiwan. È un grande patrimonio culturale. Collaborare con loro, sviluppare nuovi prodotti e provare nuovi temi con loro è una sorta di sostenibilità sociale e culturale.
Non si tratta di ideale o perfetto. Non sono interessato a questo tipo di attribuzioni. Voglio persone che sostengano la mia idea di qualità, valore e design.
Il design è molto legato alla società e ai suoi cambiamenti e sfide. Un designer deve trovare soluzioni e risposte. Siamo tutti influenzati dai social media. Otteniamo informazioni globali senza sosta. Lavoriamo internazionalmente. Quindi i nostri progetti hanno un pubblico più vasto di 10 anni fa. Quest’anno il Salone del Mobile è stato il centro del design per persone di tutto il mondo. Abbiamo tutti gli stessi comportamenti, idee e desideri.
Il più famoso è forse il tavolo Bell per ClassiCon, ma c'era anche la Clip Chair per de Vorm e lì è nata la connessione con Patrizia Moroso.
Report Salone 2025: i numeri di un evento globale
Dati, analisi e impatti economici, urbani e culturali. La seconda edizione dell’Annual Report (Eco) Sistema Design Milano del Salone del Mobile fa il punto su un evento unico al mondo e consolida il ruolo della Manifestazione come motore di Milano, Capitale internazionale del design
12 libri da mettere sotto l’albero o da regalarsi. Tra scoperte, affondi e visioni
Un viaggio tra interior design al femminile, 3 monografie iconiche e i legami tra design, fotografia e marketing. Poi, la trasformazione di Gedda, l’innovazione sociale, un reportage di Branzi e… 50 designer sul divano



