“The Second Skin” di Aesop al Salone del Mobile.Milano 2025

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“The Second Skin”, Aesop, Salone del Mobile.Milano 2025

In occasione del nuovo progetto presentato all’edizione di aprile, una conversazione con Marianne Lardilleux, Global Retail Design Director di Aesop

Dopo “Form follows formulation”, un viaggio sensoriale che prevede una serie di esperienze uniche, Aesop torna anche quest’anno in occasione del Salone del Mobile.Milano con un progetto speciale. Il marchio australiano, fondato a Melbourne nel 1987, presenta “The Second Skin”: un’installazione che prende vita nella Chiesa del Carmine, dall’8 al 13 aprile, per esplorare le funzioni di protezione, percezione e regolazione dell’epidermide, celebrando al tempo stesso gli affascinanti ingressi degli edifici milanesi.

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Marianne Lardilleux, Director, Global Retail Design di Aesop

L’installazione “The Second Skin” realizzata per il Salone del Mobile 2025 conferma la connessione di Aesop con il design. Qual è stata la sua genesi creativa?

Il Salone del Mobile.Milano rappresenta per Aesop un’opportunità unica per creare una simbiosi tra due nostre aree di specializzazione: l’architettura e la pelle.  

Come per la fiera dell’anno scorso, il progetto ha avuto come punto di partenza uno dei nostri prodotti, in modo che la sua formulazione prendesse forma concreta. Abbiamo avuto quasi subito l’idea di creare una metafora architettonica della pelle, lasciandoci ispirare sia dalle funzioni dell’epidermide sia dagli affascinanti ingressi che caratterizzano tanti edifici milanesi. 

Quali sono gli elementi di sostenibilità che contraddistinguono il progetto?

Noi di Aesop crediamo che il modo in cui progettiamo, realizziamo e facciamo funzionare gli spazi possa, anzi debba, avere un effetto assolutamente positivo sulle persone che li visitano e sui luoghi dove sorgono. Il nostro approccio alla sostenibilità è basato sul concetto di circolarità: l’idea è utilizzare materiali e processi in modo che ogni pezzo possa trovare nuovi e diversi utilizzi senza produrre rifiuti.  

Per questo abbiamo ricollocato l’installazione presentata lo scorso anno al Salone del Mobile.Milano – una scultura di sapone non convenzionale, opera di Nicolas Schuybroek – nel nostro negozio di Knightsbridge a Londra. E, allo stesso modo, intendiamo riutilizzare in altri negozi alcune parti dell’installazione di quest’anno, come il tavolo di legno realizzato da Sebastian Cox e i lavabi progettati dal nostro store design team. 

In che modo estenderete l’esperienza anche ai tre negozi Aesop di Milano?

Vogliamo che l’installazione “Second Skin” crei un momento sensoriale di riscoperta per tutti i visitatori: uno spazio dove potranno sottrarsi alle folle cittadine e ritrovare la propria sensibilità vivendo un momento di tranquillità e ispirazione. L’esperienza si estenderà ai negozi di Milano attraverso la narrazione legata al nostro nuovo Eleos Nourishing Body Cleanser – che ha un ruolo fondamentale per “The Second Skin”.   

A proposito della città: quanto è importante il collegamento con il territorio locale, e in che modo l’installazione rende omaggio agli ingressi degli edifici milanesi?

Vediamo in questi ingressi il più grande tesoro nascosto nell’architettura della città, perché per scoprirli bisogna osare aprire le porte di un edificio residenziale. Con l’ispirazione di questo elemento di design squisitamente milanese, abbiamo re-immaginato l’ingresso – soglia tra l’esterno e l’interno – come “seconda pelle”.  

7 aprile 2025
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