Un giro nel metaverso per i 100 anni dalla nascita di Elio Martinelli
Per festeggiare i 100 anni dalla nascita di Elio Martinelli, Martinelli Luce ha inaugurato lo scorso 19 Novembre il proprio Metaverso. Il segno di una visione, che proietta il marchio in un futuro da abbracciare ed esplorare
100 anni fa nasceva Elio Martinelli, fondatore di uno dei brand simbolo di quel saper fare che ha caratterizzato il bel design italiano, soprattutto tra la seconda metà degli anni ’60 e ’70. Martinelli Luce, fondata da Elio Martinelli nel 1950 in uno scantinato di Lucca, ha fatto attraverso le intuizioni del suo fondatore, una parte della storia del design creando icone ancora oggi contemporanee e dense di passione progettuale ed innovazione.
La nascita di Elio Martinelli rappresenta per questa azienda familiare, oggi guidata dalla figlia Emiliana e dal nipote Marco Ghilarducci, un anniversario importante che Martinelli Luce ha deciso di celebrare attraverso la creazione di uno spazio nel metaverso per ripercorre e celebrare la storia dell’azienda e del suo fondatore.
Questo spazio digitale, progettato dallo studio Diorama con cui in passato Martinelli Luce ha già collaborato, rappresenta lo strumento più adatto non solo per celebrare la nascita del fondatore, ma per rappresentare lo spirito innovatore legato al prodotto, al materiale e alle tecnologie produttive che da sempre ha contraddistinto il lavoro di Martinelli Luce.
Il metaverso di Martinelli Luce è concepito come una grande metafora dell’azienda e del suo fondatore. Attraverso spazi caratterizzati da tagli di luce e zone di ombra, architetture effimere, natura e prodotti ingigantiti, il metanavigatore ripercorre la vita di Elio Martinelli e la storia dell’azienda da lui fondata.
I never think of the future. It comes soon enough di Albert Einstein, è una delle citazioni che accolgono il visitatore che naviga in martinelliluce.it. Ogni volta sempre una nuova citazione dà il benvenuto a chi si appresta a visitare lo spazio digitale, citazioni con un tema comune, il futuro.
Cliccando poi su start, il primo spazio che si incontra è The Laboratory, uno spazio vuoto e contraddistinto da una scala illuminata da un fascio di luce. Qui il testo introduce l’inizio dell’avventura di Elio Martinelli, che fondò la sua azienda in uno scantinato nel centro di Lucca, a cui si accedeva da una piccola scala ed in cui sono nate alcune delle idee più interessanti per i prodotti che oggi conosciamo. Raggiungendo dunque le scale, il fascio di luce ci proietta verso The Academy, uno spazio suggestivo e teatrale che ripercorre la formazione accademica di Elio Martinelli.
Elio Martinelli infatti non studiò da designer, ma a Firenze si diplomò in scenografia. Alla morte del padre decise di prendere in mano l’azienda d’illuminazione della famiglia a Lucca, e applica i suoi studi e recenti lavori d’interni al disegno della luce e degli apparecchi illuminanti. In questa zona il metaverso ripropone alcuni degli schizzi che Elio Martinelli creò durante la sua prima carriera da scenografo. Si attraversano qui spazi scenografici, architetture quasi metafisiche in cui la luce e l’ombra la fanno da padroni. Punti informativi disseminati in giro raccontano e mostrano il periodo di formazione di Elio attraverso la visione di alcuni disegni e bozzetti per scenografie teatrali.
Successivamente si viene condotti in uno spazio che esplora la nascita del brand Martinelli Luce e del suo logo, così si scopre che il primo logo era un monogramma che rappresentava le lettere M e P, iniziali del padre Plinio Martinelli. Viene quindi successivamente disegnato il logo con i colori in bianco e nero che ancora oggi identifica l’azienda.
Mentre ci si dirige all’uscita di questa sala, si incontrano accompagnate dal suono alcune delle prime creazioni di Martinelli Luce con l’utilizzo nel 1962 di una lampadina disegnata dal designer finlandese Tapio Wirkkala. Al termine di questa installazione digitale, un varco luminoso conduce ad un esterno dove si viene letteramente catapultati in un grande prato verde che bisogna attraversare per poter proseguire il viaggio verso i prodotti più famosi dell’azienda. Questa sezione chiamata Nature, è un passaggio simbolico. Il prato diventa la metafora e il punto di unione tra il prima, che vede un Elio Martinelli scenografo, e un dopo con un Elio Martinelli imprenditore della luce e del design.
Quel prato verde è rappresentazione di una natura da sempre stata di ispirazione per i prodotti Martinelli Luce. A partire dal naming di alcuni famosi prodotti: Serpente del 1965, Cobra del 1968, Nuvole vagabonde del 1992, la natura nelle sue forme e nelle sue leggi è fonte d’ispirazione per Elio Martinelli. Tra prodotti ingigantiti su enormi piedistalli, la stanza a cui si accede è dunque un luogo di contemplazione di questi ultimi che si accendono quando avvicinati. Oltre ai prodotti sopra menzionati in questa sala troviamo Poliedro del 1962, Gomito del 1967, Flex del 1969, Stivale del 1970, Elmetto del 1979 e Biconica del 1987.
Si arriva a questo punto all’ultimo spazio del metaverso, una sala dedicata ad un’edizione speciale di Cobra prodotta in 100 pezzi in giallo lucido, tutti pezzi numerati e firmati. La lampada che forse più di tutte racchiude l’intera filosofia progettuale di Elio Martinelli cioè purezza delle forme, geometria, innovazione e sperimentazione tecnologica, è accompagnata da una storia di famiglia che motiva la scelta del colore giallo per questa edizione speciale.
Accanto all’uscita, un altro portale luminoso ci informa che il metaverso di Martinelli Luce non è destinato a concludersi qui, ma che un secondo piano ci attende ed è già in cantiere. L’esperimento di Martinelli Luce per questi 100 anni dalla nascita di Elio Martinelli, è un primo esempio nel panorama nazionale di un’azienda italiana del design che trasporta i propri prodotti e la propria visione in un universo digitale creando un proprio metaverso.
Un esempio che lascia positivamente sorpresi, sintomo della capacità propria delle aziende italiane del design di essere permeabili ai cambiamenti, capaci di sfruttare e seguire l’innovazione e costantemente impegnate nel rimanere al passo con i tempi.