Valentina Sommariva, fotografia di faglia
Milanese, classe 1986, si muove professionalmente tra diversi campi: la progettazione, gli interni, lo still life; il ritratto, i bambini; i viaggi, il paesaggio.
La serie "Cicatrici" mostra i segni lasciati dal sisma che sconvolse il Centro Italia nel 2016: sono di varia natura e si trovano sul terreno, sull'epidermide dei sopravvissuti, sul tessuto abitativo. C'è un'idea di faglia e c'è un interesse specifico e tematizzato nei progetti personali verso l'area concettuale della permeabilità e della migrazione, dei passaggi di stato, del cedimento, della smagliatura, dell'effrazione che percorre la fotografia di Sommariva e si ritrova dentro lavori diversi, come le campagne pubblicitarie (ambientate in un caso, letteralmente, dentro una cava oppure dentro paesaggi dolomitici che si fanno alieni) o le foto di interni dove architettura e natura spesso scambiano i piani. Si vedono varie Wunderkammer, luoghi antonomastici della commistione, della giustapposizione e del molteplice proteiforme. La camera di Sommariva tende a posizionarsi dove trova una possibilità di transito, un varco, una ferita aperta, una soglia.