“X-Ray Architecture”, l’architettura in relazione all’evoluzione medica

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Beatriz Colomina propone una nuova lettura del Movimento Moderno in relazione al progresso della scienza medica. Dall’esplosione della tubercolosi alla nascita dei raggi X, un viaggio alla scoperta del rapporto tra corpo umano e architettura del XX secolo

Beatriz Colomina è certamente una delle storiche, teoriche e curatrici più importanti del nostro tempo. Brillante figura del mondo accademico, Colomina è founder e direttrice del Program in Media and Modernity presso l’Università di Princeton, oltre che professoressa di storia dell’architettura e direttrice del dipartimento di dottorato della scuola. I suoi libri sono stati tradotti in ben 25 lingue e, sebbene siano tutti di una qualità altissima, mi sento di citare l’incredibile lavoro di archivio condotto per Clip/Stamp/Fold, un libro che raccoglie tutti i magazine radicali pubblicati negli anni Sessanta e Settanta nel mondo, edito da Actar nel 2010. Clip/Stamp/Fold è poi il risultato finale di una lunga ricerca diventata mostra itinerante nel 2006, come altre curate da lei, ad esempio Playboy Architecture (2012) e Radical Pedagogies (2014). Beatriz Colomina, inoltre, è stata la curatrice principale di Curated by Vienna: The Century of the Bed, una mostra che ha coinvolto una rete di 22 gallerie d'arte a Vienna nel 2014. Più recentemente, è stata co-curatrice della terza Istanbul Design Biennial (2016) sul tema Are We Human? The Design of the Species e ha contribuito con un'installazione sulla questione dei social media alla biennale inaugurale di Architettura e Urbanistica di Seoul, che ha aperto a settembre 2017.

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Beatriz Colomina

Nella primavera del 2018 è uscito X-Ray Architecture, pubblicato da Lars Muller. Il libro esplora l’influenza e l’impatto che il mondo della medicina e la sua evoluzione tecnologica hanno avuto sulla progettazione architettonica del XX secolo. L’obbiettivo di X-Ray è quello di proporre una nuova lettura dell’architettura moderna che permette di comprendere come il disegno stesso delle strutture sia stato plasmato dall’arrivo della tubercolosi e del conseguente principale strumento diagnostico, ovvero i raggi X. Lo studio dei raggi X è iniziato proprio mentre il Movimento Moderno andava formandosi e si sono evoluti nel tempo in modo parallelo. Se la storia ha sempre esaltato il carattere funzionale del Movimento Moderno, che ha introdotto l’uso di nuovo materiali come il vetro, il metallo e il calcestruzzo armato, X-Ray architetture vuole proporre un nuovo livello di lettura, non ancora indagato. Nel libro, l’autrice sottolinea un elemento comune tra questi due temi apparentemente lontani, ovvero la capacità di “coprire” e di “scoprire”; mentre la radiografia fa vedere cosa accade all’interno di un corpo umano, l’edificio nasconde gli interni invertendo drammaticamente il rapporto tra privato e pubblico. Inoltre, una delle ossessioni degli architetti del XX secolo (e per tutto il secolo) è stata quella di progettare edifici per rispondere alle esigenze dell’uomo, come una sorta di “medicina” con porte e finestre per proteggerlo sia fisicamente che mentalmente. La malattia e la cura diventano gli elementi generatori dello spazio, sia esso interno ed esterno. D’altronde in Italia in epoca fascista il tema della salute era centrale e Mussolini al tempo aveva incluso nel suo programma politico anche la progettazione di strutture che rispondessero a certi caratteri fondamentali per la salute dell’uomo, focalizzandosi in particolare sulla crescita dei bambini (ne sono un esempio le colonie presenti in tutto il territorio italiano).

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X-Ray-Architecture, Page 127 – Fig 009

Beatriz Colomina traccia le psicopatologie dell'architettura del XX secolo - dal trauma della tubercolosi a disturbi più recenti come la sindrome da burn-out e l'ADHD - ed indaga quali sono gli strumenti dialogistici che sono stati inventati dopo i raggi X e le risonanze magnetiche. Nello scrivere questo libro, si immedesima in un paziente che vive lo spazio, ne percepisce le potenzialità e criticità, indaga le malattie che provengono proprio dal modo in cui ci confrontiamo con l’architettura stessa e la città, come l’agorafobia, la claustrofobia, i disturbi nervosi, la fissazione per l’igiene e così via. Colomina introduce il tema per invitare il lettore a parlare dello stato dell’architettura oggi; suggerisce lui di guardare alle malattie e alle ultime scoperte per iniziare un viaggio introspettivo e capire in che modo concepiamo la disciplina nel nostro tempo. “L’architettura moderna — scrive nell’introduzione al libro — era guidata dalla malattia stessa. Il motore del Movimento non era quel concetto eroico, brillante e funzionale che è arrivato a noi quanto un languido e fragile corpus di temi legati alle nuove forme e alle nuove tecnologie”. L’architettura moderna deve essere letta in relazione all’evoluzione medica del tempo per comprenderne il significato e deve essere letta in relazione non solo alla medicina ma anche alla biologia, alla psicologia, alla sessualità per invitare il lettore a comprendere il senso di questo libro.

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Titolo: X-Ray Architecture



Autore: Beatriz Colomina

Design: Integral Lars Müller

Casa editrice: Lars Müller

Anno di pubblicazione: 2019

Pagine: 200



Lingua: inglese