By Kamy PRESENTA

ARAZZO TARSILA BATIZADO DE MACUNAÍMA

Collezione: TARSILA DO AMARAL

Categoria: Complementi d'arredo

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ARAZZO TARSILA BATIZADO DE MACUNAÍMA- 1,80m x 0,97m
K152608

ARAZZO TARSILA BATIZADO DE MACUNAÍMA
1,80m x 0,97m
TARSILA DO AMARAL
K152608

L'opera Batismo di Macunaíma fa parte della fase Neo Pau Brasil (dal 1950 in poi) di Tarsila do Amaral. Un periodo in cui l'artista ha rivisitato elementi nazionali con uno sguardo più maturo e introspettivo, proponendo composizioni più elaborate e raffinate, senza mai abbandonare l’essenza modernista né lo sguardo critico sulla cultura brasiliana.

La scena unisce riferimenti alla cultura afro-brasiliana, indigena e cattolica, creando una narrazione visiva unica che celebra la pluralità del Brasile. Il dipinto è incorniciato dal verde amazzonico, con piante e frutti nativi che circondano la scena principale – elementi che richiamano i paesaggi brasiliani e le composizioni tipiche di Tarsila – e sintetizza la sua genialità nel fondere arte, letteratura e critica sociale in un’unica opera.

by Kamy è il marchio autorizzato da Tarsila do Amaral Licenciamentos S.A. a rappresentare i disegni dell’artista in arazzi e tappeti. Questo pezzo è stato realizzato dalle ricamatrici del progetto sociale 1+1+by Kamy, con ricamo libero a mano, che combina diversi tipi di punti e tecniche create da loro stesse, inclusa l’applicazione di perline che donano una speciale lucentezza discreta al ricamo.

È il primo arazzo dell’artista tessuto in Brasile.

Designed by
TARSILA DO AMARAL
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Tarsila do Amaral nacque il 1º settembre 1886 nel comune di Capivari, nell'entroterra dello Stato di San Paolo. Figlia del fazendeiro José Estanislau do Amaral e di Lydia Dias de Aguiar do Amaral, trascorse l'infanzia nelle fattorie del padre. Studiò a San Paolo, presso il Collegio Sion, e poi a Barcellona, in Spagna, dove realizzò il suo primo dipinto, Sacro Cuore di Gesù, nel 1904.

Al suo ritorno in Brasile, sposò André Teixeira Pinto, con cui ebbe l’unica figlia, Dulce.

Dopo alcuni anni si separarono e fu allora che Tarsila iniziò i suoi studi in arte. Cominciò con la scultura, con il maestro Zadig, per poi seguire lezioni di disegno e pittura nello studio di Pedro Alexandrino, nel 1918, dove conobbe la pittrice Anita Malfatti.

Nel 1920 si trasferì a Parigi per studiare presso l’Académie Julian e con Émile Renard. Rimase lì fino a giugno del 1922 e venne a conoscenza della Settimana dell’Arte Moderna (che si tenne nel febbraio dello stesso anno) attraverso le lettere dell’amica Anita Malfatti.

Tornata in Brasile, fu proprio Anita a introdurla nel gruppo modernista e Tarsila iniziò una relazione con lo scrittore Oswald de Andrade. Insieme formarono il “gruppo dei cinque”: Tarsila, Anita, Oswald e gli scrittori Mário de Andrade e Menotti Del Picchia. Animarono la scena culturale di San Paolo con incontri, feste e conferenze.

Tarsila raccontava che il suo primo contatto con l’arte moderna avvenne a San Paolo, poiché fino ad allora aveva seguito solo studi accademici. Nel dicembre del 1922 tornò a Parigi e, poco dopo, fu raggiunta da Oswald.

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