Al “supersalone” l’ufficio diventa versatile
Lo smart working ha modellato anche gli arredi e le soluzioni diventano ibride: scrivanie in casa e sistemi di condivisione negli uffici. Come è cambiata la progettazione degli ambienti di lavoro? La risposta in 16 anteprime che vedremo in fiera
Soluzioni di home office, arredi versatili adatti sia agli ambienti lavorativi sia domestici, sistemi modulari e personalizzabili pensati per le nuove esigenze del lavoro “liquido”, smart, a distanza ma non solo. Con un occhio di riguardo per la sostenibilità e la qualità dei materiali. Sono queste le proposte che le aziende mettono in mostra al “supersalone” e che certificano un cambio di passo in cui sempre di più gli elementi diventano interscambiabili. Ecco alcune anteprime.
Arper, Kinesit Met (Pad 04, Stand D 02)
Evoluzione della seduta Kinesit disegnata da Lievore Altherr Molina, viene ora proposta con braccioli in finitura metallica e con materiali, colori e texture inediti. È progettata per le nuove modalità di lavoro, che implicano maggior flessibilità, adattabilità e libertà di posizionamento nello spazio.
Caimi Brevetti, Snowgem (Pad 02, Stand G 11)
Progettato da a+b (Annalisa Dominoni e Benedetto Quaquaro), è un sistema di pannelli fonoassorbenti che vengono letteralmente “infilati” su vari tipi di struttura: totem, divisori modulari, moduli a soffitto o a parete.
CUF Milano, Fusion Green (Pad 03, Stand F 26)
Il sistema d’arredo per ufficio disegnato nel 2018 da John Bennett e Sakura Adachi viene presentato nella versione green: i pannelli divisori prodotti da Krill Design in bioplastica realizzata con gli scarti del caffè permettono di purificare l’aria grazie al sistema Natede sviluppato da Vitesy.