Emiliano Ponzi disegna gli anni 90 per il Salone del Mobile.Milano
Continua la serie di manifesti del pluripremiato illustratore italiano per celebrare i 60 anni della manifestazione milanese con l’omaggio al Teatro alla Scala, tempio della lirica e luogo-simbolo cittadino
Dopo i manifesti dedicati agli anni ’60, ’70 e ’80, il Salone del Mobile.Milano ed Emiliano Ponzi svelano la quarta illustrazione dedicata agli anni ’90. Un decennio in cui la Manifestazione, ormai ben consolidata, continua a crescere tra le mura dei padiglioni fieristici e, contemporaneamente, si dedica con cura e passione a un ricco programma di esposizioni collaterali in città. Viene, infatti, inaugurato un filone di mostre che omaggia i grandi maestri del design e si dà vita a nuovi e originali eventi trasversali che coniugano design, arte, moda e cibo. Nel 1994, poi, Massimo Vignelli progetta il manuale per l’immagine coordinata del Salone del Mobile con cui, nel 1998, vince il Compasso d’Oro. Nello stesso anno, nasce il SaloneSatellite, ideato e curato da Marva Griffin Wilshire, che, da allora, ha battezzato e portato al successo numerosi giovani talenti del design nazionale e internazionale. Il SaloneSatellite è sia la sezione “trampolino di lancio” di neolaureati e giovanissimi professionisti under 35, che mettono in mostra i loro progetti, sia punto di riferimento delle aziende alla ricerca dei talenti del futuro: un luogo dove toccare con mano idee freschissime e approcci inediti al progetto.
In questo quarto manifesto, Emiliano Ponzi ha voluto rappresentare il Teatro alla Scala, tempio della lirica e luogo-simbolo di Milano, proprio per riecheggiare la ricca produzione culturale promossa in città dal Salone del Mobile, nello spirito di una grande apertura allo scambio e alla circolazione di idee e creatività. Il disegno ci propone i fregi laterali del palco che vengono intuiti in un chiaro-scuro netto, il sipario viene semplificato per lasciare spazio al fondale dipinto con un paesaggio naturale e al faro che inquadra la ballerina che, ballando, saltando o librandosi nello spazio, ci porta da un mondo possibile allo spazio onirico. Il numero 60, simbolo dell’anniversario del Salone, si mimetizza con il logo del teatro. Il rosso trionfa su tutto e lascia un solo spazio al bianco: la luce riflessa sul tutù della protagonista.
Anche questo manifesto è caratterizzato da un elemento disruptive rispetto a ogni tradizionale campagna pubblicitaria: l’uso della realtà aumentata. Inquadrando il QR code presente nel disegno con lo smartphone, l’illustrazione si anima, uscendo da una dimensione statica e bidimensionale per muoversi nella realtà. La ballerina spicca un salto e, magicamente, si trasforma in un cigno che, elegante e aggraziato, con un batter d’ali, esce dalla scena, lasciandoci un effetto di sorpresa e poesia. Questa componente digitale dell’immagine è stata realizzata, ancora una volta, da Alkanoids, studio creativo milanese specializzato in motion graphics, animazione 2D/3D e regia.
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