Focus on Studio Wok
Il rigore architettonico dell’esistente e la sperimentazione formale in chiave minimal di nuovi linguaggi audaci sono i due ingredienti di progetto preferiti dal trio di architetti di studio wok. Metodo, progettazione e produzione si incontrano infatti sul terreno della qualità dell’abitare, al centro delle riflessioni dello studio che esplora lo slow living con ristrutturazioni sartoriali, curate fin nel più minimo dettaglio.
Nome: studio wok (Marcello Bondavalli, Nicola Brenna e Carlo Alberto Tagliabue).
Dove lavorate? A Milano.
Il vostro account su instagram: @studio_wok
Di che cosa si occupa il vostro studio? Di architettura e di qualità dell’abitare, dalla scala residenziale a quella urbana.
Dove avete studiato? Al Politecnico di Milano, con Erasmus in Portogallo (Lisbona, Coimbra e Lisbona).
Il progetto che state seguendo in questo momento: al momento stiamo lavorando a diversi progetti con tematiche e contesti differenti - il piano donna della Rinascente di Albini-Helg di Roma, alcuni recuperi di edifici rurali in tutta Italia e una piccola casa funeraria, progetto atipico ma molto stimolante.
Il progetto che sognate un giorno di realizzare: un piccolo edificio pubblico che possa interagire con il contesto urbano e con la collettività.
Il progetto di altri che più vi ha influenzato: difficile sceglierne uno, ma se dobbiamo citare almeno un nome Peter Zumthor è uno degli architetti che, con i suoi edifici e con il suo pensiero, più ci influenza.
L’elemento che non può mancare in ogni vostro progetto: il rapporto e il dialogo tra progetto e contesto, tra il luogo fisico, l’edificio e le persone.
Centro città o geografie remote? Se fosse un luogo di progetto, siamo molto affascinati dalle geografie remote, anche se la gravità spesso ci porta a lavorare in contesti urbani.
Qualcosa che avete in casa e che avete disegnato voi: non abbiamo ancora avuto l’occasione di disegnare un prodotto di design industriale ma ci piace sperimentare con l’autoproduzione, realizzare prototipi e progettare elementi di arredo su misura, realizzati custom dai preziosi artigiani coi quali collaboriamo.
Cosa vi piace regalare? Qualcosa che sia personale sia per noi che per chi lo riceve.
Se in casa poteste costruire un passaggio segreto, dove porterebbe?
M: a San Trovaso, a Venezia.
N: in un luogo segreto.
C: in un luogo fantastico senza regole né convenzioni.
Cosa fate di solito la domenica?
M: quando posso vado a Venezia a caccia di pavimenti da fotografare e collezionare per l’archivio di studio e per la pagina @pavimenti_veneziani che seguo personalmente.
N: passo del tempo con mia moglie e mia figlia e quando possibile andiamo a goderci la pace della nostra casa in montagna.
C: da neo-padre ogni domenica è una scoperta e quindi non ho più una domenica tipo.
Il vostro posto preferito a Milano: la Prossima Fermata, la nostra gelateria del cuore vicino allo studio (citiamo il nome nella speranza che ci regali qualche gelato).
Dries Otten vi chiede cosa vi piace bere: la birra del venerdì sera alle 18:00, nel nostro studio.
Volete fare una domanda all'intervistato che verrà dopo di voi? Che rapporto hai/avete con il bombardamento di immagini a cui siamo quotidianamente sottoposti?