Incontro con Roberto Palomba e Ludovica Serafini. Progettare in condivisione
Noi, progettisti moderatamente work alcoholic, amiamo vivere e trasformare le passioni e la realtà in ispirazione. Per rinnovare ogni giorno l’entusiasmo e – soprattutto – il divertimento.
Li raggiungo al telefono, mentre sono insieme in macchina, direzione Porto Ercole. E l’intervista con Roberto Palomba e Ludovica Serafini diventa una conversazione piacevolissima che intreccia lavoro a battute, riflessioni e confessioni. Perché progettare è una cosa seria, certo, ma la vita – quella vera e autentica – prevale su tutto. È l’impulso primario, l’ispirazione incessante; la fonte di quella felicità piena che contraddistingue i loro progetti. I prossimi mesi sono ricchi di nuove iniziative, a partire dal “supersalone” alle porte.
RP: A settembre presenteremo nuove collezioni per Kartell e Poltrona Frau, con cui abbiamo dei rapporti longevi, ormai familiari. E ancora per Talenti, un marchio giovane ma dai valori solidi, destinato a fare grandi cose in futuro; sarà una linea di imbottiti componibili e modulari per outdoor con un dettaglio molto raffinato in metallo, tracciato su strutture fasciate in corda lavorata in una maniera davvero speciale. E stiamo lavorando anche a una sorpresa per il prossimo aprile: la prima collezione indoor dell’azienda. Quindi firmeremo novità per Ideal Standard, di cui seguiamo la direzione creativa, che usciranno a settembre e ottobre, tra cui una collezione ispirata al lavoro di Gio Ponti – che prende avvio in occasione del Salone del Mobile con un lavabo iconico, realizzato grazie a una tecnologia che consente di sviluppare unità molto grandi in un pezzo unico e con spessori sottilissimi – e una linea mainstream e più accessibile. Mentre continua il progetto digitale Together World Tour, che ha scelto sei città del mondo come sfondo per la presentazione di altrettante collezioni dell’azienda; prossima meta, Londra. Prosegue inoltre la collaborazione con Versace, per cui abbiamo avviato la prima home collection lo scorso aprile. Una meravigliosa follia. Relazionarsi con un marchio che è stato autore di molte invenzioni e rivoluzioni, ha significato comprenderne con attenzione i valori identificativi ed esprimerli in maniera coerente secondo le regole del buon design.
LS: Al momento in Italia, molti sul mare. Gli alberghi sono una parte importante del nostro lavoro di progettazione; stiamo disegnando ora ciò che vedrà la luce nel ’23, che sembra sia l’anno della vera ripartenza. Durante le vacanze andrò con il mio cane alla ricerca del nido dell’aquila, in Sardegna, dove stiamo realizzando un agriturismo in una zona selvaggia, a Muravera. Un progetto che nasce nel rispetto del DNA territoriale, utilizzando materiali locali – come le tegole storiche – e adagiandosi sulle curve di livello del terreno.
LS: Sì, una vera aquila. Questa proprietà ha una piccola pianura che affaccia sul mare e sulla montagna e i suoi boschi. È un territorio protetto dalla caccia che ospita molte aquile, animali affascinanti ed enormi. Ecco, lì spenderò una settimana. A vivere e studiare quel luogo dove l’architettura sarà davvero a km 0 e sostenibile. A Milano invece abbiamo appena terminato la casa dell’influencer Ludovica Valli, che diventerà set della sua vita social: un lavoro molto divertente. È il secondo progetto per un influencer, la cui vita ci sta affascinando. Hanno un approccio al presente hic et nunc; i loro spazi, come la loro giornata, devono racchiudere storie costruite in brevi momenti. Questi appartamenti, quindi, diventano narrazioni sviluppate per capitoli in continua evoluzione ma comunque sempre rispettosi dei principi di solidità e coerenza dell’architettura.
RP: Un anno fa abbiamo completato la casa di Paolo Stella, che l’influencer ha trasformato in un vero palcoscenico per il design. Con lui stiamo realizzando anche oggetti in edizione speciale: uscirà a breve una collezione da tavola per Ginori 1735 con lo stesso decoro della carta da parati disegnata per l’ingresso dell’appartamento, che Wall&decò metterà in produzione. E a settembre verrà installata una nuova cucina, sempre disegnata con Elmar.
LS: L’architettura è diversa da un progetto digitale, ma anche dal solo progetto di arredo. È statica, legata a un contesto, ma vibrante dei racconti che è destinata ad accogliere. Per questo ci appassionano i suoi abitanti. Essere curiosi, mescolare gli ambiti, è fondamentale. Siamo invasivi! Con gli influencer abbiamo iniziato a fare progetti che evolvono con sviluppi inediti perché sono giovani che possiedono un nuovo dinamismo.
RP: Si tratta di disegnare lo spazio immaginando la vita delle persone al suo interno; quindi, di progettare anche l’esperienza degli ambienti. Questo significa ampliare le potenzialità dell’architettura ed è un aspetto che ci incanta. Ci fa rimettere in discussione e imparare nuove cose. E permette di divertirci e di accrescere la gioia grazie alla condivisione. Non rinunciando mai a vivere la vita vera.
LS: Certamente. Il Salento è come il dito di una mano, non si può farne a meno.
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