Le parole di Maria Porro in apertura alla sottoscrizione del Patto per il Lavoro tra comune di Milano e associazioni di categoria, riportate tra le pagine dei quotidiani
Il 15 novembre si è tenuto a Palazzo Marino l’evento dedicato al futuro del lavoro artigianale nella città di Milano, dando largo spazio al dibattito su formazione e ricambio generazionale. Il punto negli articoli della stampa nazionale
Martedì 15 novembre, nella sala Alessi di Palazzo Marino a Milano, si è tenuto l’evento “Patto per il lavoro. Made in Milano. La cura, l’attenzione, la cultura e la qualità dell’artigianato e della micro e piccola impresa ambrosiana”, un patto sottoscritto dal comune, da Unione Artigiani e altre associazioni di categoria.
Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano, e Alessia Cappello, assessora Sviluppo economico e Politiche del Lavoro, hanno aperto i lavori di un pomeriggio in cui si sono susseguiti diversi speaker che operano in vari ambiti – oltre ai cinque direttori delle associazioni artigiane di Milano che hanno sottoscritto il patto. Al centro di molte delle riflessioni il tema della formazione e dell’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro artigianale, un settore in cui le figure tecniche specializzate sono sempre più rare, anche per via delle peculiarità del mercato del lavoro cittadino.
Porro ha affermato che “la formazione è, oggi, di fondamentale importanza per promuovere l’inserimento delle nuove generazioni nel mondo dell’artigianato e delle piccole imprese industriali che sono un elemento cruciale del nostro settore. Dobbiamo trasmettere loro il saper fare artigiano dei grandi maestri, contaminandolo con i nuovi saperi tecnologici, perché possano utilizzare questa rinnovata abilità come strumento di crescita e far evolvere la tradizione, riprogettando il futuro del design del legno.”
Già sabato 13 novembre il Corriere della Sera aveva ricordato, grazie ai dati di Unione Artigiani, che in città il settore conta circa 27mila imprese e almeno 50mila lavoratori, persone che operano in “attività vitali per la vita metropolitana, ma anche strettamente connesse alla qualità, all’attrattività della capitale del Made in Italy.”
L’articolo di Dino Bondavalli, pubblicato sulle pagine del quotidiano Libero il giorno successivo alla sottoscrizione, sottolinea poi che “con il Patto si intende contribuire sempre più fattivamente al rilancio imprenditoriale, all’incremento occupazionale e all’inclusività,” e riportando anche la visione di Maria Porro che ricorda come “la filiera di legno-arredo in Italia valga 49 miliardi di euro e impieghi circa 290 mila addetti, con Lombardia e Veneto prime regioni per importanza. Tuttavia, pur essendo cresciuto nel periodo Covid e pur essendo un settore stimolante, che consente di confrontarsi con tutto il mondo, fatica a trovare addetti.”
Anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala, come riportato dalla giornalista Valentina Rigano, ha dichiarato che “la firma del Patto per il Lavoro da parte delle associazioni artigiane e del mondo delle piccole imprese non è burocrazia. Il periodo storico che stiamo vivendo ci impone di agire per creare lavoro. Questo è il momento delle idee e delle soluzioni, da trovare insieme, consapevoli del significativo contributo che il settore delle piccole imprese artigiane e industriali danno allo sviluppo e alla crescita di Milano e dell’intero Paese”.
L’assessora Cappello infine ha sottolineato, che “riflettere sulla formazione, con riferimento a un ambito – quello dell’artigianato – che da tempo soffre la mancanza di un adeguato ricambio generazionale, è quanto mai necessario. Questo incontro non è solo un confronto ma è il proseguimento di un dialogo e di una collaborazione che, con l’adesione al Patto per il Lavoro, non potranno che rafforzarsi. Per far sì che Milano sia città della formazione, delle opportunità, del buon lavoro e del rilancio serve impegnarsi coralmente, fare rete, cooperare e sostenersi a vicenda. E io ringrazio le associazioni di categoria che, oggi, con la sottoscrizione del Patto, dimostrano di voler fare questo percorso con noi.”